Binaghi: «Sinner, ho paura della sentenza doping. Fa troppe pubblicità? Gliel’ho detto anch’io»
Al Corsera il presidente della federtennis: «conti alla mano mi hanno dimostrato che da n. 1, quanto a sponsor e pubblicità, rientra nella media di Federer e Nadal». Il Corriere della Sera intervista Angelo Binaghi presidente della federtennis e avversario politico di Malagò presidente del Coni. Poche ore e annuncerà che le Atp Finals resteranno in Italia per altri 5 anni. «Non c’è solo la concorrenza degli Emirati arabi, ma tutto il mondo, grandi capitali, Singapore, Tokyo, che vorrebbero organizzarle: è comprensibile, questo evento ha un rapporto investimento e ritorno fantastico». (IlNapolista)
Su altri giornali
E con la fama sono piombati sull'azzurro anche tantissimi sponsor. Intendiamoci: non è nulla di nuovo né di strano. (Liberoquotidiano.it)
Insomma, il ragazzo di San Candido appare rilassato, sereno. (Liberoquotidiano.it)
L’obiettivo, ovviamente, è quello di continuare ad esserlo per molto altro tempo ancora. Un anno che ancora deve concludersi ufficialmente ma che, a livello sportivo, ha regalato delle importanti soddisfazioni a Jannik Sinner, D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che l’altoatesino, proprio in questo 2024, è diventato il numero uno al mondo nel tennis. (JMania)
Jannik Sinner in conferenza stampa dopo il successo a Torino alle Atp Finals battendo in finale Taylor Fritz ovviamente ha espresso grande soddisfazione per il risultato. Non è mancata naturalmente la domanda sulla nota vicenda doping che non si è ancora conclusa. (Tennis World Italia)
Aveva vinto il Challenger di Bergamo e raccolto i primi significativi risultati nel circuito maggiore. Alla quale dicevo: è del 2001 come te. (Gazzetta del Sud)
"Non ho affrontato tutto da solo, avevo il mio team dietro, ho avuto giorni in cui non stavo benissimo, le notti spesso non ho dormito bene, e in questi casi serve una combinazione tra giocatore che va in campo, e io quando mi metto il capellino non penso a cosa c'è fuori dal campo, però serve anche il team, che è molto forte. (Tuttosport)