Riccardo Scamarcio: "Basta tagli al cinema, un ministro non può pensare agli incassi"

– «Pensare che un film che incassa sia necessariamente un film di qualità, e che un film incassa poco non lo sia, è un ragionamento profondamente sbagliato. Ci sono film meravigliosi che sono stati visti pochissimo, al cinema. E che magari, con il tempo, sono stati riconosciuti come capolavori. Dobbiamo capire che cosa vogliono: se il ministero della Cultura antepone il business a tutto il resto, allora il cinema italiano può anche chiudere». (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

“Sangiuliano ha messo in ginocchio il cinema”. Prima in un post su Instagram e poi in un’intervista su La Stampa l’autore di L’ultimo bacio ha bocciato aspramente la legge sul cinema dell’oramai ex ministro della cultura del governo Meloni. (Il Fatto Quotidiano)

Il solo fatto che senta la necessità di dirlo lascia intendere lo stato delle cose: un settore produttivo di questo Paese si considera trattato dal relativo ministero, che dovrebbe assisterlo e contribuire a rafforzarlo, come un av… (la Repubblica)

Era l'Espresso dei moderati. Pier Francesco Pingitore ha 89 anni ma se gli chiedi di parlare e di menare un po' di frustate lo fa senza tanti complimenti con un'energia straordinaria. (il Giornale)

Dopo Moretti, Muccino: Sangiuliano ha messo il cinema italiano in ginocchio

L’eccesso di incentivi ha dopato la produzione di film, favorendo un boom artificiale (L'Opinione delle Libertà)

Non solo le coraggiose soggettività raggruppate sotto il titolo «Siamo ai titoli di coda» o i piccoli produttori, bensì ora pure grandi firme (ancorché assai diverse tra di loro) come Nanni Moretti e Gabriele Muccino hanno criticato con durezza il decreto sul cosiddetto Tax credit, ovvero il marchingegno di finanziamento della produzione cinematografica e audiovisiva. (il manifesto)

Come Partito Democratico non abbiamo dubbi, dobbiamo costruire l’alternativa al governo Meloni, il governo più di destra nella storia repubblicana del nostro Paese che sta governando male e che nella cultura e nell’informazione ha un’unica politica: occupare tutto quello che si può occupare perché ossessionato dall’egemonia culturale della sinistra. (Partito Democratico)