Emilia-Romagna, i Cau non chiudono: «Prendiamo tempo per ripensarli, il servizio sta funzionando»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
«Abbiamo deciso di prenderci la responsabilità unilaterale di prorogare tutti i contratti dei medici occupati nei Cau». L’assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi non usa troppi giri di parole per spiegare la mossa con cui viale Aldo Moro ha prorogato i medici dei Cau fino al 31 dicembre e «scongelato» i contratti dei professionisti entrati in graduatoria dopo il bando dell’ottobre 2024. La nuova giunta de Pascale, che si è presa qualche mese di tempo per ripensare i Cau, ha di fatto bypassato i sindacati e deciso di prolungare i contratti fino a fine anno, nonostante la Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), unica firmataria dell’accordo sui Cau, da quell’accordo fosse uscita, quasi sbattendo la porta, a fine 2024, accettando una proroga «tecnica» di tre mesi visto il cambio al vertice di viale Aldo Moro. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Cau Emilia-Romagna. Prorogati fino al 31 dicembre 2025 i contratti dei medici (Quotidiano Sanità)
La decisione unilaterale della Rgione di prorogare da fine marzo a fine anno i contratti dei medici occupati nei Cau - centri di assistenza e urgenza - ha visto diverse prese di posizione: la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale ed il sindacato autonomo dei medici esprimo forte preoccupazione per le norme contrattuali e la mancanza di confronto, l'Ordine dei Medici parla di scelta amministrativa che non risolve i problemi e chiede un tavolo con la Regione ci dice il presidente bolognese Luigi Bagnoli. (RaiNews)
Circa 14 milioni all’anno: questo il costo dei soli medici impiegati nei Cau, i Centri assistenza urgenza, sul territorio regionale. (Il Resto del Carlino)
🔊 Ascolta audio (News Rimini)
La decisione attraverso una delibera di giunta datata 24 marzo che sta sollevando le accese proteste dei sindacati dei medici di famiglia che, ai tavoli delle trattative con la Regione, si erano visti presentare ben altri piani con i medici di base al centro della riforma della sanità regionale attraverso la creazione delle Aft, le aggregazioni di medici di base e la conseguente ’sostituzione’ dei Cau. (il Resto del Carlino)
Avrebbero dovuto essere la risposta alla crisi dei Pronto Soccorso e un esempio nazionale. Il presidente della Regione ha aperto una stagione di riforme per la sanità. (Il Sole 24 ORE)