Binaghi e Volandri sono sicuri: l’appello della Wada sancirà l'innocenza di Sinner

Non è ancora finita. In questa fine del 2024 e, probabilmente, inizio del 2025, le energie di Jannik Sinner non saranno rivolte solo al campo, ma dovranno ancora una volta spostarsi fuori: avvocati, perizie e tribunali, tutto ciò di cui l’altoatesino pensava di essersi liberato, una volta provata davanti a un tribunale indipendente la sua innocenza sull’ormai famoso "caso Clostebol". La Wada, l’Agenzia mondiale antidoping, ha annunciato appello contro la decisione della International Tennis Integrity Agency (Itia) che scagionava Sinner da qualsiasi responsabilità sulle due positività di marzo. (La Gazzetta dello Sport)

La notizia riportata su altre testate

Sul suo profilo Instagram ha accolto con soddisfazione la notizia: "Ahahahahaha forse non così innocente dopo tutto, eh?", ha scritto l'australiano pubblicando una foto di Sinner con la news. Tutti ad eccezione dei detrattori per “partito preso” vedi Nick Kyrgios che ha perso un’altra occasione, l’ennesima, per stare zitto. (Tuttosport)

Un suo ex fisioterapista si era ferito un dito e aveva usato quel farmaco per medicarsi. L'altoatesino era stato trovato positivo al Clostebol, un farmaco proibito dal circuito Atp. (Liberoquotidiano.it)

La notizia è stata diffusa dal sito dell’Agenzia mondiale antidoping, mentre Jannik Sinner era in campo nel torneo Atp 500 di Pechino contro il russo Safiullin, battuto in rimonta (3-6, 6-2, 6-3), con relativo accesso ai quarti: la WADA ha presentato ricorso contro la sentenza dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency) che ha assolto ad agosto … (Il Fatto Quotidiano)

Adriano Panatta: “Sinner per me è innocente: i dopati sono altri e si vede”

Eppure il caso Sinner, portato in appello, scatena reazioni che nulla hanno a che fare con la natura del processo e moltissimo raccontano della paura del tradimento. In un attimo l’intricatissimo tema si è trasformato in un problema territoriale, «volete rovinarci il campione», in una rivolta antisistema «non sono… (La Stampa)

L’australiano non si placa contro il numero 1 del mondo e continua a scagliarsi contro dopo il ricorso della WADA Nick Kyrgios continua la sua personale crociata contro Jannik Sinner. L’australiano si era già espresso più volte contro l’altoatesino per il caso doping e, dopo l’appello fatto dalla WADA, ci ha tenuto a rincarare ulteriormente la dose. (TennisItaliano.it)