Bilancio di sostenibilità: meno imprese obbligate e due anni di slittamento

La Commissione Europea ha presentato lo scorso 26 febbraio 2025 il c.d. Pacchetto Omnibus, che passa ora all’approvazione del Parlamento Europeo, il quale mira a rivedere e semplificare le principali normative in materia di sostenibilità aziendale. Le diverse normative comunitarie, sin qui emanate per promuovere la sostenibilità e la responsabilità ambientale delle imprese, come la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e il Regolamento sulla Tassonomia, hanno oggettivamente introdotto importanti complessità, che hanno destato preoccupazioni tra le aziende, in particolare tra le piccole e medie imprese (PMI). (Euroconference NEWS)
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Meno obblighi, più incentivi per chi sceglie la volontarietà. È il quadro sintetico che emerge dal Pacchetto Omnibus, presentato lo scorso 26 febbraio dalla Commissione Europea (COM 2025/80, 2025/0044 COD). (Fisco7)
Il Clean Industrial Deal non si allontana dalla visione del Green Deal e sottolinea come il raggiungimento degli obiettivi climatici possa rafforzare la competitività. (EconomiaCircolare.com)

Conflavoro chiede l’estensione degli aiuti anche alle PMI con potenza inferiore a 16,5 kW/h e propone un sistema stabile ma flessibile per contrastare la volatilità dei costi e degli approvvigionamenti energetici, inclusa la possibilità di sterilizzare l’Iva oltre una certa soglia di aumento. (Il Giornale d'Italia)
Include tra le tecnologie che potranno beneficiare dei sussidi i combustibili alternativi – e-fuels, biocarburanti e idrogeno verde – e promette una “valutazione tempestiva” degli aiuti per il nucleare, “in linea con il trattato e nel rispetto della neutralità tecnologica”. (EuNews)
In attesa di un quadro normativo stabile e meno burocratico sulla sostenibilità - cui la Ue sta lavorando a partire dal pacchetto Omnibus di semplificazioni presentato dalla Commissione il 26 febbraio -, le imprese punteranno sempre di più sulle certificazioni. (Il Sole 24 ORE)