Torture, maltrattamenti e violenze nel centro della Croce Rossa di Roma. Arrestati dieci operatori

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Repubblica Roma INTERNO

Gli investigatori non usano mezzi termini: “Ea una galleria degli orrori”. Perché nel Centro di educazione motoria, gestito dalla Croce rossa italiana, i pazienti erano costretti a subire torture, maltrattamenti, violenze e umiliazioni. È uno scenario sconcertante quello che emerge dall’inchiesta dei carabinieri del nucleo investigativo di Roma che, su delega della procura di Roma, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliare nei confronti di dieci operatori socio sanitari, cinque dei quali gravemente indiziati del reato di tortura gli altri cinque gravemente indiziati del reato di maltrattamenti nei confronti di persone a loro affidate per ragioni di cura, vigilanza e custodia. (Repubblica Roma)

Ne parlano anche altre fonti

Dieci operatori socio-sanitari del Centro di Educazione Motoria CEM di Roma, gestito dalla Croce Rossa Italiana, sono finiti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta dei carabinieri per torture, maltrattamenti e violenza sessuale. (Internapoli)

Gli operatori del Centro di Educazione Motoria (C.E.M.), gestito dalla Croce Rossa Italiana, che sono ai domiciliari sono accusati di aver inflitto ripetute violenze ai danni di due pazienti affetti da gravi patologie psico-fisiche. (leggo.it)

Dovevano prendersi cura dei pazienti, invece li avrebbero torturati e maltrattati. Sono ai domiciliari con l'accusa di avere inflitto ripetute violenze ai danni di due pazienti affetti da gravi patologie psico-fisiche. (Today.it)

Croce Rossa, torture e abusi su pazienti con deficit mentali: choc a Roma, 10 arresti

Ora ai domiciliari, sono accusati di aver inflitto ripetute violenze ai danni di due pazienti affetti da gravi patologie psico-fisiche. (L'Unione Sarda.it)

Gli operatori del Centro di Educazione Motoria (C.E.M.), gestito dalla Croce Rossa Italiana, che sono ai domiciliari sono accusati di aver inflitto ripetute violenze ai danni di due pazienti affetti da gravi patologie psico-fisiche. (Quotidiano online)

"Le modalità della condotta, di quella che il pubblico ministero ha adeguatamente definito con una galleria degli orrori - scrive il giudice -, fornisce la "misura" dell'indole di ciascuno degli indagati, che hanno non soltanto esercitato una violenza costante e inaudita su persone del tutto incapaci di reagire, ma hanno accompagnato le loro azioni inqualificabili con parole di scherno, che hanno stigmatizzato, mediante la derisione, proprio i deficit mentali da cui le persone offese risultano affette". (Liberoquotidiano.it)