Sinead O'Connor, dopo un anno è stata rivelata l'esatta causa della morte

Nessun sospetto, dietro il decesso della popolare cantante. Sinead O'Connor è morta per cause naturali: a confermarlo è ora il certificato firmato dal medico legale Sinéad O’Connor è morta di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e asma. A confermarlo è ora il suo certificato di morte. La compianta cantante, scomparsa nel luglio del 2023, soffriva inoltre di un'infezione alle vie respiratorie. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri media

E’ quanto rivela, scrive il Guardian, il certificato di morte dell’artista e attivista irlandese morta a 56 anni che è stato registrato mercoledì scorso dal suo primo marito, John Reynolds. (Adnkronos) – Sinéad O’Connor è morta per una grave malattia: la broncopneumopatia cronica ostruttiva insieme all’asma bronchiale. (CremonaOggi)

La cantante si è spenta all’età di 56 anni lasciando un vuoto nel cuore dei fan e chi ha vissuto con le sue canzoni. Più di un anno fa il mondo della musica contemporanea ha dovuto dire addio alla voce di Sinead O’Connor. (il Giornale)

È quanto scritto nel certificato di morte della cantante, registrato la scorsa settimana dai familiari a Londra, e di cui ha dato notizia per la prima volta il giornale Irish Independent. (La Stampa)

Intanto, la scorsa settimana, in occasione dell'anniversario della sua scomparsa, il National Wax Museum di Dublino ha presentato la statua di cera di Sinéad O'Connor. (Onda Rock)

A un anno dalla scomparsa, il certificato di morte di Sinéad O’Connor getta luce sulle cause del decesso della cantante irlandese. Il documento, recentemente depositato a Londra dal produttore John Reynolds, ex marito della O’Connor, conferma che la morta è avvenuta in seguito a una grave forma di broncopneumopatia cronica ostruttiva. (La Gazzetta dello Sport)

Sinéad O’Connor è morta per cause naturali. Non si è trattato di un gesto estremo (che aveva già tentato di compiere in passato) e nemmeno di overdose, come alcuni tabloid inglesi avevano ipotizzato. (Corriere della Sera)