F1. Caso Red Bull, per Oscar Piastri si tratta di una “chiara violazione del regolamento”

“Stiamo ovviamente spingendo i limiti del regolamento tecnico. Lo fanno tutti, ed è ciò che rende la F1 la F1. Ma da quello che mi è stato detto, qui non si tratta di spingere i limiti, ma di oltrepassarli in modo evidente”: Oscar Piastri non si è risparmiato in conferenza stampa ad Austin riguardo all’ultima bomba sganciata nel paddock della Formula 1, l’utilizzo da parte della Red Bull di un dispositivo che consente di intervenire sul vassoio di ingresso del fondo operando dall’abitacolo. (Automoto.it)

Ne parlano anche altre testate

Dopo le polemiche sull'ala posteriore della McLaren, sulla quale la FIA è intervenuta, altre accuse sono state mosse verso un team riguardanti una possibile soluzione che permette, in regime di parco chiuso, di modificare l'altezza da terra del fondo, nella parte anteriore (T-Tray), tra qualifica e gara. (Sky Sport)

A poche ore dall’inizio dell’attività in pista nel weekend di Austin, in Formula 1 continua a tenere banco il già ribattezzato ”T-tray gate”, con Red Bull che ha ammesso, probabilmente su suggerimento della FIA, di disporre di un dispositivo in grado di modificare l’altezza del vassoio in regime di parco chiuso, seppur abbia negato di averne tratto un reale vantaggio tra qualifica e gara. (F1inGenerale)

Capiremo subito chi sta messo meglio fra McLaren, Red Bull, Ferrari e Mercedes: tutti i top team hanno predisposto aggiornamenti importanti delle vetture per il Gran Premio degli Stati Uniti. Stasera alle 23,30 Austin mette in palio la pole position per la Sprint Race di domani, sabato. (Quotidiano Sportivo)

Furbata Red Bull, attacco Ferrari: la notizia che desta un po’ di inquietudine

“Il dispositivo esiste ma non è accessibile una volta che la vettura è assemblata e pronta a scendere in pista”. (Il Fatto Quotidiano)

La giornata del giovedì, quella dedicata alle attività mediatiche del circus, in realtà si è aperta con una notizia per niente serena, che annunciava l’apertura di un'indagine da parte della FIA nei confronti di un presunto team che dalla gara di Zandvoort in poi ha iniziato ad utilizzare uno strumento che permette di modificare l’assetto della vettura anche in condizioni di parco chiuso, quando per regolamento è vietato farlo. (MOW)

A quanto pare i colloqui tra i team e la Fia sono stati piuttosto frequenti nel momento in cui i motori si sono spenti. La pausa autunnale in F1 ha portato consiglio e non solo... (Tuttosport)