Supercomputer El Capitan è il più potente, usa chip AMD ed è exascale: cosa significa
La 64esima edizione della TOP500 decreta El Capitan, con 1,742 exaflops, come il supercomputer più potente al mondo. Realizzato con hardware AMD, combina CPU, GPU e memoria per prestazioni e efficienza energetica senza precedenti. (IlSoftware.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ora però se ne parla perché è il nome del supercomputer più potente del mondo. Sì, è la montagna negli Stati Uniti, in California, e è anche il nome del sistema operativo per Mac quando la Apple iniziò a chiamare i nuovi MacOs con i nomi di montagne. (il Giornale)
I suoi sistemi permettono a numerosi istituti di ricerca e alle grandi aziende di gestire carichi di lavoro maggiori, accelerando la scoperta e l'innovazione. Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha annunciato che i suoi supercomputer occupano ora i primi tre posti nell'elenco dei supercomputer più veloci ed efficienti al mondo. (Tom's Hardware Italia)
Si trova nel Tecnopolo di Bologna e può effettuare 250 miliardi di operazioni al secondo, il supercomputer Leonardo gestito da Cineca è uno straordinario strumento a servizio della ricerca, lo sviluppo e l’innovazione industriale, scientifica ed economica. (Key4biz.it)
Ovvero il Capitano - è il supercomputer ospitato al Lawrence Livermore National Laboratory in California, che si è piazzato al primo posto della sessantaquattresima edizione della Top500, la classifica dei più potenti computer al mondo, aggiornata due volte all'anno. (L'HuffPost)
Si chiama El Capitan, cioè il capitano, ed è il più intelligente di tutti. Grazie alla sua potenza di calcolo, messa a disposizione della National Nuclear Security Administration (l'agenzia americana responsabile della sicurezza nucleare), gli scienziati potranno sperimentare gli effetti delle atomiche senza sganciare neppure una bomba. (Corriere della Sera)
Dai numeri piccolissimi, con tanti zeri dopo la virgola per studiare la natura dell’atomo, fino a cifre letteralmente astronomiche, per sondare le profondità dell’universo. Supercomputer con i superpoteri. (Corriere della Sera)