Brugnaro parlerà il 2 agosto. Ieri più di mille in piazza

Il sindaco di Luigi Brugnaro cede. Sarà in consiglio comunale, per spiegare la sua versione dei fatti riguardo l’inchiesta che ha coinvolto lui, il suo capo di gabinetto, il vice e diversi dirigenti di partecipate comunali (oltre all’assessore alla mobilità, arrestato e già dimessosi) venerdì 2 agosto a Mestre. Non a Venezia, dove mercoledì scorso … (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

«Sappiamo cosa fare il 2 agosto - è intervenuto Gianfranco Bettin, leader storico dei Verdi ed ex vicesindaco - al Consiglio comunale, perché Brugnaro ci senta e impari come si sta in questa città, come hanno dimostrato le grandi manifestazioni di questi anni». (ilgazzettino.it)

Era inizio 2023, con il nuovo governo già insediato. C’è stato un momento in cui la Guardia di Finanza di Venezia ha bussato alla porta del ministero dell’Ambiente. (Il Fatto Quotidiano)

Si chiama “necessità”. E perchè mai “sotto traccia”? (ytali.)

Brugnaro, la vetreria del “blind trust” e il cadmio finito in laguna: «Al massimo sarà multata»

Ma a prescindere dalle dichiarazioni e dalle scelte del sindaco in carica, in queste ore emerge un’indicazione sullo scenario politico di Venezia e del Veneto: il Governo pare intenzionato a far slittare alla primavera del 2026 le Comunali che nel 2020 si erano tenute il 20 settembre a causa del Covid, mentre sarebbe orientato a confermare l’autunno del 2025 per le Regionali che pure cinque anni fa si erano svolte in quella stessa giornata. (ilgazzettino.it)

L'ufficialità è arrivata al termine della riunione tra i capigruppo consiliari, tenutasi stamani. Sarà l'occasione, per il primo cittadino, di fare chiarezza sull'indagine per corruzione che lo vede coinvolto con alcuni dei suoi più stretti collaboratori. (Gazzetta di Parma)

La procura di Venezia ritiene siano state acquisite «prove inequivocabili», e che ciò sia avvenuto «in forza di una permanenza di molti anni del gruppo proprietario e dirigente del reticolo imprenditoriale facente capo all’Umana spa di Luigi Brugnaro che, grazie anche alla collocazione al vertice amministrativo del Comune di Venezia di uomini di fiducia, tratti dalle sue società private, ha portato la struttura amministrativa comunale, negli anni, ad assorbire e assimilare tranquillamente la immanente commistione con il “bene pubblico” degli interessi privati tuttora perseguiti dai suoi più alti amministratori, ed ha conformato talora la sua attività proprio al rispetto o alla non lesione di questi ultimi sfociando poi nell’aperto favoritismo in taluni casi». (ilgazzettino.it)