Vaccini per la bronchiolite, un primo assaggio di autonomia differenziata (di E. Mattia)

Vaccini per la bronchiolite, un primo assaggio di autonomia differenziata (di E. Mattia)
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L'HuffPost SALUTE

In questi giorni la vicenda dei vaccini per la bronchiolite negati dal Ministero della Salute ai neonati delle Regioni che non possono pagarlo o che sono in piano di rientro, quindi dal Lazio in giù, ci ha fatto intravedere, concretamente, i rischi e le conseguenze drammatiche dell’autonomia differenziata sul diritto alla salute e sugli altri diritti, e servizi pubblici essenziali, delle cittadine e dei cittadini del nostro Paese. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Parola di Paolo Biasci, presidente regionale della Fimp, la federazione italiana dei medici pediatri di libera scelta, che commenta così la comunicazione della direzione generale del ministero della salute di trasferire “l’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Bey dai farmaci in fascia C a quelli in fascia A, dunque a carico del Servizio sanitario nazionale” con l’obiettivo, a fronte dell’aumentata incidenza del virus respiratorio sinciziale nella popolazione pediatrica, di “rafforzare le strategie di prevenzione e immunizzazione universale a tutela dei bambini su tutto il territorio nazionale, garantendo a tutte le Regioni la somministrazione dell’anticorpo monoclonale senza oneri per i pazienti”. (LA NAZIONE)

Non soltanto la prevenzione della bronchiolite nei neonati: la Regione è pronta a sfidare il governo su tutte le prestazioni cosiddette “extra Lea”. (La Repubblica)

Mentre inizia il periodo a rischio i pediatri sollecitano una campagna di prevenzione con un nuovo farmaco che assicura copertura per sei mesi dell’epidemia (Corriere della Sera)

Virus respiratorio sinciziale e bronchiolite, facciamo il chiarezza sul Nirsevimab (che non è un vaccino)

(Adnkronos) – Il picco dell’infezione da virus sinciziale nei bimbi è tra novembre e dicembre e dura fino a febbraio-marzo, fanno sapere gli esperti. (TuttOggi)

«Il ministero della Salute ha bloccato la possibilità per gli ospedali del Sud di acquistare anticorpi monoclonali per bambini, somministrazioni che servono a difendere i piccoli dalla bronchiolite. Abbiamo fatto opposizione, ma non è plausibile che ancora dividiamo la possibilità di cura tra regioni ricche e regioni povere. (ilmattino.it)

In queste ore si sta parlando molto del Nirsevimab, un anticorpo monoclonale approvato dall'Ema per essere utilizzato nei bambini come profilassi contro il Virus respiratorio sinciziale (Vrs), che può causare bronchioliti e gravi infezioni delle vie respiratorie soprattutto nei bambini piccoli. (WIRED Italia)