A2A, investimenti per 22 miliardi: sedici per la transizione ecologica

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A2A aggiorna il proprio piano strategico 2024-2035 che vede confermati 22 miliardi di euro di investimenti nel periodo 2024-35: sei per l’economia circolare e 16 per la Transizione energetica. Lo ha deciso nel corso del Consiglio di Amministrazione di A2A Spa, presieduto da Roberto Tasca, che ha esaminato e approvato l’Aggiornamento del Piano Strategico 2024-2035 che mantiene saldi gli obiettivi di crescita industriale del Gruppo definiti nel Piano di marzo 2024. (BergamoNews.it)

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Lo rende noto il gruppo che ha visto crescere il margine operativo lordo del 33% a 1,35 miliardi e gli investimenti del 13% a 898 milioni di euro. L’utile netto di A2a balza del 68% a 713 milioni di euro nei primi 9 mesi dell’anno. (Il Sole 24 ORE)

È qui che A2A ha scelto di presentare l’aggiornamento del piano strategico da qui al 2035 e di dire che, proprio come gli aeroplani che qui venivano prodotti, ha intenzione di volare molto in alto nei prossimi anni, direzione elettrificazione e decarbonizzazione. (brescia.corriere.it)

Il consiglio di amministrazione ha anche approvato un aggiornamento del piano strategico al 2035, che prevede investimenti per 22 miliardi di euro indirizzati per 16 miliardi alla transizione energetica e per gli altri 6 miliardi all’economia circolare. (TGR Lombardia)

L’Ad Mazzoncini: «A2A alza dividendo e stime, utili 2024 oltre 800 milioni»

Se quest’anno, sui conti dell’anno scorso, i dividendi incassati dalla Loggia sono arrivati a 75 milioni, già l’anno prossimo saranno 78 e nel 2036 (sui conti del 2035) arriveranno a 120 milioni di euro, quasi 15 milioni in più rispetto al precedente cronogramma di aumento dei dividendi. (brescia.corriere.it)

È su questo presupposto, citato dall’amministratore delegato Renato Mazzoncini, che si fonda l’aggiornamento del Piano strategico 2024-2035 di A2a. Una strategia che conferma investimenti per 22 miliardi di euro (suddivisi in 6 miliardi per l’economia circolare e 16 miliardi per la transizione energetica, che permetteranno di raggiungere nel 2035 un Ebitda di 3,3 miliardi di euro e un utile netto superiore al miliardo) e che si allinea, sostanzialmente, ai pilastri su cui poggia il Rapporto Draghi sulla competitività: innovazione, decarbonizzazione e autonomia. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Il nuovo piano al 2035? «Lancia un messaggio chiaro: l’Europa deve realizzare infrastrutture per la transizione green per essere competitiva e autonoma». Le gare sulle concessioni idroelettriche? «Chi ci paragona ai balneari sbaglia: servono grossi investimenti e non si possono regalare asset strategici agli stranieri». (Il Sole 24 ORE)