Trump, attese e realtà
In campo economico dazi e barriere sono all’ordine del giorno. Trump ha indicato la sua volontà di aumentare i dazi contro la Cina soprattutto, ma anche contro altre aree, Europa inclusa. Molti tra i sostenitori di Trump affermano che si tratta solo di una tattica negoziale, per ottenere vantaggi, e che quindi una nuova guerra dei dazi non scoppierà. Vedremo se sarà così o se ci saranno invece nuovi e ampi scontri commerciali. (Corriere del Ticino)
Su altri media
Gli interessi Usa spaziano dal fronte latino-americano a quello dell’Indo-Pacifico. La nuova amministrazione Trump guarderà con minore attenzione all’Europa, che non è più una priorità e deve imparare a badare a se stessa. (Start Magazine)
Gli investitori sono in cerca di indicazioni sulle politiche della nuova amministrazione Trump. Il Dow Jones ha guadagnato 103,2 punti (+0,24%), portandosi a 42809,71. L'S&P 500 è salito di 17,9 punti (+0,30%) a 5993,26, mentre il Nasdaq Composite ha registrato un incremento di 73,1 punti (+0,37%), raggiungendo 19938,077. (Websim)
A pochi giorni all’insediamento di Donald Trump e, nonostante l’inatteso inasprimento dell’approccio della Federal Reserve - e il conseguente aumento della volatilità - lo scenario macro di riferimento è largamente invariato rispetto al mese precedente, fatta eccezione per l’azionario europeo e italiano, dove "la nostra view passa da neutrale/positiva e positiva". (Finanza Repubblica)
La promessa, dietro al motto Make America Great Again, che ha spinto gli americani − sfiniti da aumento prezzi e emorragia di risorse, per sostenere guerre in mezzo mondo − a confidare nella Trumponomics e a scegliere Trump nelle urne, porta anche il risvolto geopolitico di contenere le ambizioni unipolari degli Usa che avevano caratterizzato le precedenti presidenze dem. (L'Opinione)
Occhi puntati sulla nuova era Trump e sugli effetti che la politica del tycoon potrà avere su azioni, dollaro e bond. L’impatto iniziale è già ben visibile sul mercato più importante, quello dei Treasury, con i rendimenti del decennale saliti di 80 punti base al 4,5 per cento. (Corriere della Sera)
A gennaio 2025 entrerà in carica Trump nel suo secondo mandato, suscitando aspettative e timori. Il dibattito in Europa si è soprattutto imperniato sulle prospettive dell’Ucraina in guerra: il neo-eletto chiuderà i rubinetti a Zelensky spingendolo forzosamente alla pace? Molto più ridotto è stato il dibattito sulle politiche economiche della nuova amministrazione. (il manifesto)