Il vaccino non c’entra con la morte di Alberto Grazioli

La Provincia di Biella ECONOMIA

“Alle 4 di notte – aveva raccontato la moglie ai medici del 118 – si era alzato per andare in bagno.

L’uomo, un ingegnere di 71 anni, sarebbe morto di infarto per cause indipendenti dalla somministrazione, avvenuta il giorno precedente il decesso.

Anche la sorella dell’uomo era morta anni prima per una morte cardiaca improvvisa

– Il vaccino non c’entra con la morte di Alberto Grazioli, 71 anni di Mottalciata (La Provincia di Biella)

Ne parlano anche altri giornali

All'ospedale Santissima Trinità di Borgomanero invece i ricoverati covid sono 14, -3 rispetto a ieri, dei quali 4 in terapia intensiva e 7 in subintensiva. L'ospedale Maggiore comunica che sono scesi a 51 i ricoverati covid, -9 rispetto a ieri: 5 sono in terapia intensiva, 7 in subintensiva, 11 a Galliate e 28 nei reparti covid di Novara. (NovaraToday)

La vittima è l’ingegnere Alberto Grazioli, 71 anni, residente in città in via Monte Nero, ma domiciliato a Mottalciata (Biella), dove viveva da anni con la moglie, Donatella Capponi, insegnante in pensione e catechista a Cossato. (La Stampa)

Al momento, infatti, non emergono elementi che fanno pensare a una morte conseguente la somministrazione del vaccino». Un ingegnere novarese è morto poche ore dopo la somministrazione del vaccino, anche se sembra esclusa qualsiasi correlazione. (La Stampa)

Dal Covid esci abbattuto nonostante i medici e il personale facciano di tutto per aiutarti: ci chiamavano per nome e questo sembra una banalità ma ti fa sentire più curato, accudito». Ha trascorso una settimana con il casco, altri sei giorni con la maschera più leggera e quindi con i tubicini nel naso. (La Stampa)

La Procura di Novara coordina gli accertamenti e ha aperto un fascicolo per consentire di effettuare l’autopsia E’ stato soccorso da un’equipe del 118 a Mottalciata ma è deceduto prima dell’arrivo in ospedale a Biella. (La Stampa)