Hama nel mirino. Usa: via le sanzioni se Assad abbandonerà Teheran

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il manifesto ESTERI

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad Aleppo. I vertici delle forze armate riferiscono di aver ucciso almeno 400 jihadisti nelle ultime ore con l’appoggio dell’aviazione russa. (il manifesto)

Ne parlano anche altre testate

Roberto Russo è rimasto vittima di un infortunio ricadendo a terra dopo un muro nel corso del secondo set della gara Mint Vero Volley Monza – Sir Susa Vim Perugia di domenica 1 dicembre. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Siria, un’altra tessera nel mosaico delle guerre

Perché la prima considerazione è proprio questa: quanto ora accade nel Nord del Paese, con l’improvvisa esondazione dalla provincia di Idlib di colonne di islamisti che in qualche giorno hanno preso Aleppo e si sono avvicinati all’altra grande città (900mila abitanti) di Hama, 200 chilometri più a Sud, non è una «cosa nuova» ma la ripetizione di quanto avevamo visto tra il 2011 e il 2015, cioè fino a quando l’intervento militare russo rovesciò l’andamento delle operazioni a favore di Bashar al-Assad. (L'Eco di Bergamo)