No Meloni Day, l'accusa della manifestante di Cambiare Rotta: "Dal governo macelleria sociale"
Centri sociali, sindacalisti, studente visibilmente fuori corso da anni. In poche parole: i soliti comunisti. Al No Meloni Day che da ieri, giovedì 14 novembre, stanno partecipando migliaia di perditempo, le critiche alla manovra si mescolano in un calderone ideologico con la guerra in Medioriente e la lotta al precariato. Immancabili - come sempre - le bandiere della Palestina. Così come quelle rosse, che rimandano all'Unione Sovietica di Stalin (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altre fonti
Vernice contro un negozio di Carrefour in centro a Milano. Alcuni partecipanti, vestiti con tute bianche e mascherati, hanno lanciato palloncini pieni di vernice rossa contro la facciata del supermercato in via Visconti di Modrone. (MilanoToday.it)
Oggi, 15 novembre, migliaia di studenti sono in piazza, pronti a manifestare in tutto il Paese per lo sciopero nazionale organizzato dall'Unione degli Studenti, Link - Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. (ilmessaggero.it)
Nei pressi della sede di Assolombarda, scatta la protesta contro l’alternanza scuola-lavoro: “Avete le mani sporche di sangue” si legge su un cartello, mentre su altri le foto della premier e dei ministri Bernini e Valditara sono imbrattate di vernice rossa, come quella lanciata contro la vetrina di un supermercato. (TGR Lombardia)
Foto della premier Giorgia Meloni con il volto imbrattato di vernice rossa e fumogeni colorati. È partito nella mattina di venerdì 15 novembre da largo Cairoli il corteo degli studenti milanesi per il “No Meloni day”, aperto da uno striscione firmato dai collettivi cittadini con scritto “Studenti in rivolta contro repressione, genocidio e merito”. (Mitomorrow)
Hanno esposto cartelloni con le facce insanguinate della presidente del Consiglio, della ministra dell’Università Anna Maria Bernini e del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, poi hanno dato fuoco a dei cartoni che simboleggiavano le riforme dell’esecutivo. (LAPRESSE)
Vere e proprie azioni di eversione e guerriglia urbana a danno di tutti quei ragazzi che rispettano l’università e vogliono soltanto studiare. (La Voce del Patriota)