Croce Rossa Roma, abusi e violenze a pazienti e disabili nel centro Cem: «Morirai stasera», «Ti scannerò tutta la notte»

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Corriere Roma INTERNO

Una nuova frontiera della brutalità e dell’abuso: «Pezzo di m... ti spacco vivo» gridato a un uomo con deficit cognitivo. «Tu morirai stasera» ripetuto a un paziente immobilizzato a letto. «Hai finito di piangere» la minaccia a un giovane con disabilità. Dieci arresti ai domiciliari raccontano come l’avamposto della Croce Rossa al quartiere Portuense di Roma si fosse trasformato in una sorta di lager per alcuni pazienti fragili. (Corriere Roma)

Ne parlano anche altri media

“E’ veramente sconvolgente: le accuse nei confronti degli operatori socio-sanitari (oss) del Centro di educazione motoria (Cem) della Croce Rossa di Roma, se confermate, sono agghiaccianti”. Così in una nota Gianluca Giuliano, segretario nazionale UGL Salute. (Nurse Times)

È l’incubo vissuto da due pazienti del Centro di educazione motoria di Roma, gestito dalla Croce rossa. Le indagini sono scattate dalla denuncia dei vertici della Cri capitolina nell’aprile 2023, insospettiti da una vistosa ecchimosi sul volto di un paziente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Di fronte all’ultimo episodio di maltrattamenti nei confronti di persone con disabilità, avvenuto presso il CEM della Croce Rossa di Roma, la Federazione FISH denuncia «la mancanza di interventi concreti da parte delle Istituzioni nel rispondere a situazioni come queste, che da anni penalizzano le persone con disabilità ospitate in strutture residenziali. (Superando.it)

[[(gel… (Repubblica Roma)

Torture, maltrattamenti e violenze in un centro di educazione motoria a Roma, gestito dalla Croce rossa italiana. I carabinieri del Nucleo investigativo della Capitale hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di dieci operatori sociosanitari, cinque dei quali gravemente indiziati del reato di tortura e gli altri cinque gravemente indiziati del reato di maltrattamenti nei confronti di persone a loro affidate per ragioni di cura, vigilanza e custodia, reati aggravati dalla qualifica di incaricati di pubblico servizio. (LaC news24)

Gli indagati, accusati di tortura, maltrattamenti e violenza sessuale, sono tutti agli arresti domiciliari. L’indagine è partita grazie alla segnalazione di un dipendente che aveva notato un’ecchimosi sull’occhio di una paziente. (Open)