La spinta al pronto soccorso. Anziano morto in ospedale: “È un omicidio”

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– Si è spento poco prima delle 14 Giorgio Tani, che a dicembre avrebbe compiuto 80 anni. Era ricoverato in fin di vita da giorni, dopo aver ricevuto una spinta ed essere caduto per terra sbattendo la testa nella sala d’attesa del Pronto soccorso di Pisa. Per quel fatto, avvenuto la sera di martedì 5 novembre, il giorno dopo è stato arrestato un 47enne di origini romene che era stato portato al Ps dal 118 perché in forte stato di agitazione per aver assunto alcol (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altri media

Martedì 6 ottobre, con il figlio Michele, Giorgio si trovava al Pronto soccorso per la moglie, «ha una disabilità al 100%», la compagna di una vita che lui accudisce e di cui si è preoccupato anche mentre lo stavano soccorrendo. (LA NAZIONE)

Quest'ultimo era stato accompagnato dal personale del 118 in pronto soccorso perché in forte stato di alterazione per l'assunzione di alcol. E' morto nel pomeriggio il 79enne, Giorgio Tani, di San Giuliano Terme (Pisa) che lo scorso 5 novembre fu scaraventato violentemente a terra mentre si trovava nella sala di attesa del pronto soccorso dell'ospedale di Pisa da un uomo di 47 anni. (Il Messaggero Veneto)

Venerdì 15 novembre i medici dell’ospedale di Pisa hanno dovuto comunicare il decesso del 79enne ai suoi familiari. Un tragico epilogo: il 79enne aggredito al pronto soccorso dell’ospedale di Pisa è morto. (Virgilio Notizie)

Tragedie senza un perché: "Per noi lo stesso dolore"

L'aggressore, 47 anni, era stato accompagnato dal personale del 118 in pronto soccorso perché in forte stato di alterazione per l'assunzione di alcol. L'uomo, di nazionalità straniera, si era quindi allontanato venendo rintracciato e arrestato dalla polizia il giorno seguente: è sempre in carcere. (ilgazzettino.it)

Il 5 novembre l'anziano era stato spinto e fatto cadere a terra da un uomo che era arrivato con l’ambulanza al pronto soccorso dopo un malore conseguente al suo stato di ubriachezza. (Fanpage.it)

Aggrediti per caso. La famiglia ha ricevuto solidarietà anche da un’altra che ha vissuto le stesse ore di angoscia. (LA NAZIONE)