Ex Ilva, vertice a Palazzo Chigi sulla vendita dello stabilimento. Il Governo non rientrerà nel nuovo siderurgico

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Al tavolo di ieri sera a Palazzo Chigi per Acciaierie d’Italia il Governo conferma quanto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha già detto a Taranto il 15 ottobre in occasione del riavvio dell’altoforno 1: nell’Ilva che verrà, quella che l’anno prossimo acquisirà il privato che vincerà la gara, lo Stato non ci sarà. «Il ricorso al golden power è molto più efficace» ribadisce Urso al tavolo. E Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, video collegato, dice che l’intervento pubblico avverrà «nei limiti della norma sugli aiuti di Stato», che la presenza dello Stato, nella futura società, non è né necessaria, né indispensabile, mentre è invece importante «la tempistica di assegnazione degli impianti». (quotidianodipuglia.it)

Ne parlano anche altre fonti

È iniziata a Palazzo Chigi la riunione fra governo e sindacati sull'Ex Ilva di Taranto. (LA STAMPA Finanza)

Insomma, solo un incontro di aggiornamento, elencando le azione fatte, che hanno rispettato percorso e tempi, quelle che si sono sentiti raccontare Fiom Cgil, Fim-Cisl, … Nessuna nota rilevante, né rassicurazioni sulla vendita integrale degli impianti. (Il Fatto Quotidiano)

“Il ritorno in marcia dei due altiforni servirà a incrementare cercando di raggiungere la massima capacità produttiva di ghisa alla soglia dei 5 milioni nel 2025. Lo riferisce il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera con il Vice Segretario Nazionale, Daniele Francescangeli, a margine dell’incontro governativo con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, i ministri del Lavoro, Marina Calderone, delle Imprese, Adolfo Urso, dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, e la partecipazione in collegamento il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti (Il Giornale d'Italia)

Ex Ilva, il dossier torna a Palazzo Chigi: in agenda c’è la vendita degli impianti

Perché Fiom, Uilm, Fim e Usb continuano a insistere su un solo punto, previsto nel bando per riassegnare l’Ilva: “Evitate la vendita a spezzatino”. A un certo punto dentro Palazzo Chigi, il commissario straordinario di Acciaierie d’Italia, Giancarlo Quaranta, ha buttato lì una frase, riassumibile così, che alle orecchie dei rappresentanti sindacali è sembrata quantomeno sibillina. (Il Fatto Quotidiano)

I pretendenti in corsa, la vendita, spezzatino sì o no?, il processo di decarbonizzazione, la liquidità in cassa, il rilancio produttivo dopo una chiusura d’anno che sarà al minimo storico. Il dossier ex Ilva torna finalmente a Palazzo Chigi e le questioni che le tute blu porteranno al tavolo convocato per il 30 ottobre sono tante, toccano tutti i nervi di una storia ormai ultradecennale. (Adnkronos)

Sono solo alcuni dei punti all’ordine del giorno dell’incontro previsto oggi a Roma. Il 20 settembre si è chiusa la prima fase per raccogliere le manifestazioni di interesse dei potenziali investitori (al momento una quindicina) dopo il bando di gara lanciato dai Commissari straordinari di Acciaierie d’Italia a fine luglio. (La Gazzetta del Mezzogiorno)