Il Mondiale pazzesco di Tadej Pogacar. Tris fatto con Giro e Tour
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Chi temeva di annoiarsi non ne ha avuto tempo, eppure c’erano a disposizione 273 chilometri. Dopo le scaramucce iniziali sembrava di dover aspettare un po’ per vedere la corsa vera. E invece Pogacar ha fatto qualcosa di unico, roba d’altri tempi, tocca andare a cercare Vittorio Adorni, in bianco e nero, al Mondiale di Imola nel 1968. E in realtà in bianco e nero si è partiti stamattina con un cielo grigio in tono con l’animo dei corridori nel minuto di silenzio. (Cyclinside)
Se ne è parlato anche su altri giornali
In testa ha poi trovato il suo compagno sloveno Tratnik, per una strategia di squadra riuscita alla perfezione. Nel giro di una ventina di chilometri, il 26.enne ha poi proseguito la gara in solitaria, tenendo il gruppo a oltre un minuto di distanza fino al traguardo. (Corriere del Ticino)
ZURIGO. Il fuoriclasse sloveno è campione del mondo e, nello stesso anno in cui aveva trionfato al Giro d'Italia e al Tour de France, conquista anche la maglia iridata, dominando la prova in linea a Zurigo, con un'azione semplicemente "senza senso". (il Dolomiti)
Se c'è da indicare un favorito numero uno per la prova in linea maschile del Mondiale di Zurigo 2024, il nome che balza subito in mente è quello di Tadej Pogačar. (SpazioCiclismo)
15.55 (-54 km): Nuovo passaggio sul traguardo per la coppia di testa, 40” il vantaggio su Healy, Onley e Skujins. Più indietro Van der Poel, mentre Evenepoel se la prende con i compagni di gruppo per la poca collaborazione. (Bicisport)
Ci auguriamo di no, e che il trio delle meraviglie possa farci godere con un spettacolo degno dei grandi eventi. Troppo facile pronosticare Evenepoel, Pogacar e Van Der Poel, il campione uscente... (TUTTOBICIWEB.it)
Una gara lunga, come si addice a un Mondiale, la partenza da Winterthur per un primo tratto in linea di 69 chilometri per poi immettersi nel circuito di Zurigo da ripetere per sette volte. Sul traguardo si arriverà dopo 273 chilometri e con quasi 4.500 metri di disllivello. (Cyclinside)