Prepararsi a uno “Scenario di Guerra” in Europa: Monito dalla NATO su Russia e Cina

Roma, 25 Novembre 2024 L’Europa deve prepararsi un sacrificio significativo per mantenere la pace e la sicurezza, secondo l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della NATO. In un recente intervento all’European Policy Centre, Bauer ha delineato uno scenario preoccupante: senza un’adeguata preparazione, il continente potrebbe trovarsi ad affrontare un conflitto su larga scala. Il messaggio è chiaro: rafforzare la deterrenza è essenziale per incoraggiare le aggressioni future da parte di Russia e Cina, ma ciò comporterà sacrifici economici e sociali. (Agenparl)

Ne parlano anche altri media

Rob Bauer, presidente del comitato militare della NATO: "Signore e signori, la guerra è tornata sul continente europeo. (Fanpage.it)

Un alto funzionario militare della NATO ha esortato le aziende a prepararsi per uno scenario di guerra e ad adeguare di conseguenza le proprie linee di produzione e distribuzione, per essere meno vulnerabili al ricatto di Paesi come Russia e Cina (MeteoWeb)

Quanto di tutto questo è reale e quanto è gonfiato ad arte? In Germania si discute se ripristinare la leva obbligatoria e parte il censimento dei bunker disponibili. In Svezia invece vengono distribuiti alla cittadinanza volantini per prepararsi alla terza guerra mondiale. (ByoBlu)

LA RUSSIA PUÒ ALLARGARE IL SUO ESERCITO DOPO LA GUERRA IN UCRAINA?

Le recenti dichiarazioni dell’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della NATO, e le decisioni dell’Unione Europea di aprire i propri programmi di finanziamento della difesa a produttori statunitensi e britannici offrono spunti di riflessione sulle sfide economiche e strategiche del contesto geopolitico attuale. (Analisi Difesa)

L’ammiraglio ha sottolineato come le instabilità globali possano rendere le imprese vulnerabili a ricatti e sabotaggi, invitandole a riportare le linee produttive nei propri Paesi per salvaguardare la resilienza economica. (Ultima Voce)

Mosca ha in programma un significativo riarmo, con un incremento degli effettivi delle forze armate a 1,5 milioni di uomini, l’aggiunta di divisioni e l’espansione della flotta della Marina e dei reparti dell’Aeronautica. (L'Opinione)