“Calabria terra mia”, lo spot di Gabriele Muccino con Raoul Bova scatena le polemiche:…
Secondo Gioacchino Criaco, autore del libro Anime Nere, Calabria terra mia è un “lavoro artisticamente incommentabile”.
Criaco aggiunge anche che Calabria terra mia “è esattamente il contrario di quello che Jole Santelli voleva ottenere”.
Nessun cibo caratteristico calabrese, nessun vino, nessun riferimento ai luoghi della storia calabrese, ai suoi siti archeologici, a Tommaso Campanella.
Anche Ulderico Nisticò, docente e storico, autore di numerosi libri sulla Calabria antica, stronca Muccino: “Un milione 600.000 euro significa averlo pagato 200.000 euro al minuto. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Soprattutto, non ho visto la vera ricchezza della Calabria: i suoi giovani, i loro sorrisi accoglienti, i loro occhi puliti che avrebbero richiamato altrettanti giovani a venire a visitare questa terra meravigliosa. (La Riviera)
Dopo decenni forse sarebbe il momento di capire che tutto ciò non può portarcelo il turista ma, al contrario, dobbiamo crearlo ed offrirlo a noi stessi e agli avventori. Lo scrive Fabio Putortì, presidente Miti unione del Sud. (Il Reggino)
Alla luce di quanto scritto invito tutti a fare un passo indietro e a considerare, con obiettività. Numerose le critiche arrivate da intellettuali, politici, gente comune che lo ha additato come poco veritiero, antico, sicilianizzato, retrogrado. (Calabria 7)
Nel 2014, inizio l'avventura professionale con il quotidiano nazionale "Cronache del Garantista", scrivendo di cronaca giudiziaria. Nel 2006 passo al quotidiano regionale "Calabria Ora", successivamente "L'Ora della Calabria", in servizio presso la redazione sportiva. (Cosenza Channel)
Il cortometraggio di Gabriele Muccino che avrebbe dovuto ritrarre le bellezze della nostra regione, dunque caratterizzare uno spot, continua a far discutere. E ancora: “Descrive una Calabria dei primi del 900”, “La Calabria non è quella nel video del regista”. (calabriadirettanews)
Una committenza sbagliata la richiesta di fare raccontare in tutta fretta a un regista la Calabria in pochi minuti. Interviene anche la Fondazione Magna Grecia che premierà chi saprà raccontare la Calabria «fuori dai clichè e dagli stereotipi di cui abbonda il corto di Muccino». (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)