Paderno, un massacro in due minuti. Le parole del papà e le feroci coltellate al fratellino. Riccardo: “Pensavo ne bastasse una, ho continuato a colpire per non farli soffrire”
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Paderno Dugnano (Milano), 3 settembre 2024 – Ore 1.55 di domenica, Riccardo C. chiama il 112. I genitori e il fratellino sono già morti: li ha ammazzati lui, a coltellate. All’operatore della centrale operativa, il diciassettenne reo confesso del triplice omicidio nella villetta di Paderno Dugnano racconta un’altra storia, cambiando il copione che inizialmente prevedeva di accusare falsamente mamma Daniela di aver ucciso il marito Fabio e il piccolo Lorenzo. (IL GIORNO)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il 17enne che ha sterminato la propria famiglia - padre, madre e fratello di 12 anni - nella notte di passaggio tra agosto e settembre continua a ripetere a chi lo incontra lo stesso stupore per il gesto che ha compiuto: "Vivevo questo disagio, un'angoscia esistenziale, ma non pensavo di arrivare a uccidere, non mi so spiegare cosa mi sia scattato quella sera, purtroppo è successo". (RaiNews)
Per l'avvocato non si può sostenere l'omicidio premeditato: "Non è corretto dire che era lucido" (TGLA7)
Infine il padre. Ed è qui che si sarebbe consumato il delitto più cruento. (Liberoquotidiano.it)
È un racconto agghiacciante, quello della strage di Paderno Dugnano (Milano) che arriva dalle parole dell’unico responsabile. Gli stessi nei quali si sono consumati i massacri di famiglia più noti della storia italiana degli ultimi 50 anni. (Virgilio Notizie)
Supplenze, saranno 155mila a dicembre Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha partecipato oggi, 3 settembre, alla commemorazione del 42esimo anniversario dell’omicidio del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa a Milano (Tecnica della Scuola)
La confessione del 17enne che ha ucciso padre, madre e fratello minore a Paderno Dugnano, nel Milanese, conferma che il gesto è stato lucido e, almeno per il momento, senza movente. Tre colpi “nella zona del collo”, per uccidere rapidamente “perché non volevo che soffrissero”, ha confessato il giovane lunedì pomeriggio davanti agli inquirenti, come riporta il Corriere della sera. (Il Fatto Quotidiano)