I 5 migliori giochi per PS5 Pro: gli “Enhanced” che dovete provare
Sony ha appena lanciato la sua nuova mid-gen PS5 Pro, e noi abbiamo testato in lungo e in largo i giochi Enhanced per dirvi quali siano i migliori. PS5 Pro è disponibile ora e abbiamo provato diversi titoli “Enhanced” per la nuova console mid-gen di Sony. Non tutti rappresentano un’esperienza perfetta in 4K, ma quasi tutti i giochi su PS5 Pro sono migliorati rispetto alla versione base della piattaforma. (eSports & Gaming)
Su altri media
PlayStation 5 Pro è uscita in questi giorni e le vendite sembrano procedere spedite, anche se molti, di fronte a questo perfetto regale di Natale, si chiedono se abbia senso spendere 800 euro per quella che senza dubbio è la PlayStation più potente di sempre, ma che al momento non sembra una rivoluzione tale da giustificare l’esborso. (la Repubblica)
Con un SSD da 2TB, questa console vi consente di giocare ai vostri titoli preferiti senza compromessi in termini di prestazioni. Se siete alla ricerca di una console di nuova generazione con prestazioni potenziate e grafica straordinaria, la PS5 Pro è la scelta ideale. (Spaziogames.it)
A quasi un paio di settimane dal debutto nei negozi, c'è poco da discutere: PS5 Pro non sta convincendo né la critica né il pubblico, a causa di un prezzo eccessivo e di prestazioni deludenti. (Multiplayer.it)
Una console inevitabile? Vale la pena chiederselo. Vale la pena chiedersi se PlayStation 5 Pro non sia altro che il frutto di una speculazione, un modo come un altro per gonfiare i conti, oppure se, a ben vedere, si tratta di una console inevitabile, persino auspicabile vista la direzione che sta prendendo il mondo console nella sua globalità. (GameSoul)
Ratchet & Clank: Rift Apart; The Last of Us Part II (The Games Machine)
I miglioramenti visivi sui titoli “PlayStation 5 Pro Enhanced” sono come due metà di una mela che ritornano insieme, è un colpo di fulmine tecnico, sono i 60 fotogrammi al secondo che non perdono mai nitidezza, con un’immagine croccantissima e l’occhio che va a cercare miglioramenti laddove, in 4 anni, si era abituato ormai alla qualità visiva delle opere più importanti del catalogo. (The Games Machine)