Paolo Cognetti TSO: parla l'esperto

Il racconto di Paolo Cognetti è toccante e va dritto al punto: «Le malattie nervose non devono più essere una vergogna da nascondere e la risalita comincia accettando chi realmente si è». Lo ha detto in una intervista, nella quale ha raccontato di aver subito un TSO, un Trattamento Sanitario Obbligatorio, per una «grave depressione sfociata in una sindrome bipolare con fasi maniacali». L’autore de Le otto montagne, vincitore del premio Strega, è stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano (Donna Moderna)

Ne parlano anche altre fonti

“Le cure le ho subìte non avevo alternative. Mi sono ritrovato sotto casa un’auto della polizia e un’ambulanza. Sono stato sedato: da inizio dicembre, causa farmaci, non ho fatto che dormire”. (Napoli Monitor)

In un paese dove di disagio psichico più che parlare, si sussurra, la voce di Paolo Cognetti risuona con una franchezza disarmante. (Io Donna)

Le parole inaspettate, inattese di Paolo Cognetti colpiscono nel profondo perché svelano una verità affettiva, radicata e presente in ognuno di noi. Una sensazione, una voce che tendiamo tenacemente a silenziare, a tacitare, soprattutto in questa epoca dominata dal fascino della psicologia positiva, del mostrarsi sorridenti e felici, del vedere il bicchiere mezzo pieno. (La Stampa)

Cognetti e la depressione: «Mandavo foto di me nudo e regalavo soldi. Mi hanno ricoverato per forza. Così sono finito nel buio»

Il genio e la sregolatezza, come dissero i letterati e come la vita ci conferma ad ogni occasione, viaggiano spesso di pari passo. All'apice del successo artistico con l'imminente uscita nelle sale cinematografiche del suo film «Fiore Mio», l'autore de «Le Otto Montagne» è caduto infatti in uno stato di profonda e grave depressione, tanto da essere ricoverato per un periodo nel reparto di psichiatria dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano (La Stampa)

Paolo Cognetti: "Dopo i ricoveri, il mio desiderio è la rinascita" (La Stampa)

Depressione, solitudine e rinascita. Paolo Cognetti racconta una pagina buia della sua vita: «In primavera e d'estate, senza un apparente perché, sono stato morso dalla depressione. Nelle scorse settimane invece, sceso dal mio rifugio sul Monte Rosa, ero in una fase bella e creativa. (Corriere della Sera)