‘La coda del diavolo’. Un thriller che tiene alta la tensione
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In una Sardegna fredda e oscura il delitto di una giovanissima ragazza nasconde una realtà sconvolgente. Sante Moras, ex poliziotto oggi guardia carceraria, viene accusato di un omicidio che non ha commesso: un uomo, colpevole di aver seviziato e ucciso una ragazza, viene trovato morto durante il suo turno di custodia. Costretto alla fuga, e inseguito dal determinato commissario Tommaso Lago, Sante decide che l’unico modo per salvarsi è andare fino in fondo e cercare la verità. (Cinecittà News)
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Golssip 18 novembre - 12:26 Arriva in esclusiva su Sky Cinema un nuovo film con Luca Argentero e Cristiana Dell’Anna, 'La coda del diavolo', in onda lunedì 25 novembre (Golssip)
È il ruolo drammatico, adrenalinico e anche inconsueto nel film La coda del diavolo disponibile dal 25 novembre su Sky Cinema e Now. Nell'action thriller l'attore interpreta un agente di custodia che viene ingiustamente accusato dell'omicidio di un detenuto e che fugge per dimostrare la sua innocenza. (il Giornale)
Stanco, sporco, appesantito, senza un briciolo di speranza: il suo Sante Moras cancella l’Argentero che tutti conosciamo. Ancora di più dopo il grande successo di Doc - Nelle tue mani , serie in cui interpreta un medico geniale. (cinematografo.it)
E che non sorride mai, ma proprio mai: quasi impensabile per uno come Luca Argentero, sempre sorridente nella vita e che anche in una pubblicità televisiva sfoggia il suo bel sorriso. Ma anche se lui predilige la commedia, aveva voglia di misurarsi con un personaggio cupo, tormentato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quando pensiamo alla Sardegna ci vengono subito in mente spiagge luminose, mare verde smeraldo e la bontà del miele che si sposa con il formaggio in un dolce tipico dell’isola, la seada. All’opera seconda dopo l’esordio Il legame (2020), Domenico de Feudis, che si è fatto le ossa sul set di La grande bellezza di Paolo Sorrentino, ribalta completamente questo immaginario, buttandoci in mezzo a una Sardegna livida, fredda, quasi funebre, in La coda del diavolo. (cinematografo.it)
Quando si parla di cinema action, guardando al panorama cinematografico italiano, si ha sempre l’evidenza di un grande vuoto, che è da attribuire tanto ai nuovi e vecchi autori, quanto al ruolo dei produttori. (Cinematographe.it)