Georgia. L’ombra della Russia e il futuro incerto di Tbilisi

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Di Giuseppe Gagliano – L’insediamento di Mikheil Kavelashvili come nuovo presidente della Georgia rappresenta non solo un evento formale, ma anche un simbolo delle tensioni geopolitiche che continuano a caratterizzare il Paese. Ex calciatore e cofondatore del partito Potere Popolare (KD), Kavelashvili è stato eletto attraverso un controverso sistema di collegio elettorale, dominato dal partito di governo Sogno Georgiano, e boicottato dall’opposizione. (Notizie Geopolitiche)

Ne parlano anche altre testate

Almeno 2mila manifestanti pro-Ue si sono radunati a Tbilisi , in Georgia, per protestare contro il governo, poco prima dell’insediamento del nuovo presidente, Mikheil Kavelashvili , la cui nomina è contestata dall’opposizione . (Il Fatto Quotidiano)

Il presidente eletto della Georgia , Mikheil Kavelashvili, ha prestato giuramento al Parlamento georgiano, dando inizio formalmente al suo mandato come sesto presidente del Paese. I manifestanti hanno mostrato un "cartellino rosso" al nuovo presidente, ex calciatore e vicino al partito Sogno georgiano (La Stampa)

Si è infine insediato il nuovo presidente della Georgia, Mikheil Kavelashvili, eletto in maniera indiretta dal parlamento di Tbilisi lo scorso 14 dicembre. Tra le proteste di piazza, costellate di bandiere statunitensi ed europee, il processo elettorale cominciato a ottobre si è infine concluso, e per ora senza smottamenti istituzionali. (Contropiano)

L’Europa scivola a Est, da Tbilisi a Belgrado Putin cerca rivincite su Bruxelles

LaPresse (LAPRESSE)

Manifestazioni di piazza, disordini, giornalisti arrestati, una deriva antieuropea e, con l'insediamento del nuovo Presidente nella sfera filorussa, una crisi istituzionale. Il destino di questo Paese oggi è più che mai incerto e la situazione politica in ebollizione prevale sulle bellezze che offre la sua capitale Tbilisi (e il cui sindaco è l'ex calciatore K'haladze, difensore del Milan), meta di vacanza per molti russi. (Corriere della Sera)

La Georgia sogna la Russia anziché l’Europa. Quando - fra una settimana? - Bruxelles si risveglierà dal letargo delle festività non solo troverà su sabbie mobili il grande disegno geopolitico dell’allargamento - nove candidati, almeno sulla carta - ma si confronterà col peso crescent… (La Stampa)