Cosa ci dicono le prima scelte di Trump, dall’immigrazione alla politica estera

Un vecchio adagio dice: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. La saggezza popolare sembra essere confermata dalle prime nomine annunciate da Donald Trump. Determinato ad evitare i ripensamenti dello scorso mandato (si pensi ad esempio a Mike Pence e John Bolton, poi scaricati senza troppi complimenti), il neoeletto presidente degli Stati Uniti sta procedendo ad affidare incarichi di punta a persone di provata fede MAGA (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre testate

Il tycoon sta preparando la squadra che lo affiancherà durante il suo secondo mandato alla Casa Bianca. Alcuni nomi sono già ufficiali, mentre altre caselle devono ancora essere riempite. (Sky Tg24 )

La scelta di Marco Rubio, già in predicato di diventare vicepresidente, come Segretario di stato è una indicazione molto chiara di come Donald Trump intende approcciare la politica estera. Quale sarà la politica estera di Trump con Rubio e Waltz (Start Magazine)

Roma, 12 nov. Mike è il primo “berretto verde” a essere stato eletto al Congresso e ha precedentemente servito alla Casa Bianca e al Pentagono” ha dichiarato Trump in un comunicato. (Agenzia askanews)

Marco Rubio, segretario di Stato

Cacciatori di migranti. Fedelissimi. (Il Fatto Quotidiano)

Waltz, originario della Florida, ha fatto parte delle forze speciali americane, venendo schierato in Afghanista… Il primo ex Berretto Verde a diventare deputato, e ora anche consigliere per la sicurezza nazionale. (la Repubblica)

È considerato un falco in politica estera. Fortemente critico nei confronti di Cina e Iran, che considera i principali avversari degli Stati Uniti, è stato invece ambivalente riguardo al sostegno all’Ucraina, anche se ha ripetuto la posizione di Trump secondo cui la guerra con la Russia deve finire. (Il Sole 24 ORE)