Fnopi: “Siamo vicini agli infermieri che scioperano”
Fnopi: “Siamo vicini agli infermieri che scioperano” 20 NOV Riproduzione riservata “La Federazione è da sempre vicina ai colleghi che anche oggi hanno aderito allo sciopero. Così come lo saremo il prossimo 29 novembre in occasione dello sciopero generale. Abbiamo ben chiare le criticità del Servizio sanitario nazionale e proprio per questo stiamo lavorando per portare avanti le istanze di sviluppo professionale”. (Quotidiano Sanità)
Ne parlano anche altre fonti
Secondo i sindacati promotori le percentuali di adesione allo sciopero tra medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari raggiunge punte dell'85% (compresi gli esoneri previsti per legge) (AGI - Agenzia Italia)
La sanità si ferma anche in Sardegna per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari, proclamato dai sindacati Anaao-Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up, che questa mattina, a mezzogiorno, si sono ritrovati a Roma con una lunga lista di rivendicazioni. (L'Unione Sarda.it)
In piazza anche per protestare contro l’assenza di risorse per l’immediata assunzione di personale e la mancata introduzione di norme che impegnino i ministeri competenti all’immediata attivazione di Presidi di Pubblica Sicurezza negli ospedali italiani, al fine di renderli luoghi sicuri per il personale che vi opera. (rsi.ch)
Ma l’astensione dal lavoro proclamata per oggi da medici e infermieri rischia di scombussolare i piani di recupero delle liste d’attesa del ministero. Secondo l’Anaao, la Cimo-Fesmed e il Nursing Up che hanno indetto lo sciopero «sono a rischio tutti i servizi di assistenza, cinquantamila esami radiografici, quindicimila interventi chirurgici programmati e centomila visite specialistiche», più vari servizi assistenziali infermieristici e ostetrici a domicilio. (il manifesto)
Sulla base delle informazioni che iniziano ad arrivare dai territori, le percentuali di adesione alla protesta che coinvolge anche dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari "sono molto alte, fino a punte dell'85% compresi gli esoneri previsti per legge". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
mercoledì 20 medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari manifesteranno a Roma, in piazza Ss. Apostoli, in difesa del Servizio Sanitario Nazionale. La nostra non è una protesta nata in modo estemporaneo ma affonda le radici negli anni passati, caratterizzati – sia a destra che a sinistra - da una visione politica della sanità pubblica estremamente miope che, di fatto, non tutela la salute dei cittadini. (Primocanale)