Pecchia: “Perché ho tolto Bonny! Stop Charpentier, Cancellieri, Haj, Leoni e di Man si diceva…”
"La Lazio è forte, poteva ribaltare l'azione e il risultato. Sul 2-0 hanno spinto, ci hanno tenuti sotto pressione a lungo epoche volte siamo riusciti a ripartire. Ho detto ai ragazzi che queste partite si vincono quando tutto va nel verso giusto. Abbiamo preso gol in modo particolare, ma la abbiamo chiusa solo nel recupero. Abbiamo subito la Lazio ma abbiamo dato una risposta". LEONI - “Sì, Giovanni ha struttura, Zaccagni è in forma e di difficile gestione, mi serviva l'attenzione di Delprato a destra. (SOS Fanta)
Su altre fonti
Di seguito le pagelle di Parma-Lazio. (ilmessaggero.it)
MESSAGGERO – «4, Condiziona la partita abboccando alla chiamata Var di Paterna: Rovella passa in mezzo a due avversari portando via il pallone, inevitabile un lieve contatto che non può mai essere fallo. (Lazio News 24)
In avvio la Lazio trova il gol con Rovella, ma il Var annulla per un fallo ad inizio azione. (Liberoquotidiano.it)
Il Parma si impone per 3-1 sulla Lazio alla fine del primo tempo, nella 14/a giornata di Serie A. Un risultato importante per la squadra di Pecchia, che sale a quota 15 punti in classifica e si allontana dalla zona retrocessione. (LAPRESSE)
PRIMO TEMPO – In Parma-Lazio, in scena allo Stadio Tardini nel primo pomeriggio, succede davvero di tutto. La sfida della quattordicesima giornata di Serie A si rivela subito scoppiettante, quando al 2′ Rovella trova immediatamente il gol del vantaggio sfruttando l’assist di Isaksen. (Inter-News)
Terzo, perché questa volta Var, arbitro, errori degli avversari e salvataggi sulla linea a portiere battuto con parate annesse da parte di Suzuki, hanno girato, nel barnum degli episodi, pasticcio del gol della Lazio a parte, tutti dalla parte del Parma, che finalmente ha fatto quello che si dovrebbe fare sempre, cioè adattarsi agli altri e alla partita, infischiandosene del palleggio e del possesso palla, in generale, privilegiando, finalmente, e lo ribadiamo doppiamente, la fase difensiva, onorandola con una densità preponderante, condita da ripartenze proprio degne di questo nome, capaci di mettere in difficoltà una formazione di cui il suo tecnico, ha dichiarato di essere orgoglioso per come ha saputo, pur nelle difficoltà di ambiente e d’indirizzo della gara stessa, con uno svantaggio immediato scaturito da quella sciagurata “costruzione dal basso”, difficile da espiantare nelle prerogative della modernità applicata al pallone, gestire una gara sempre in salita con un avversario che ha compiuto, meglio dei suoi, quella fase di adattamento al gioco altrui, che alla fine è risultato più che determinante. (Stadio Ennio Tardini Parma)