Mandato arresto Netanyahu e Gallant, Crosetto: "Se venissero in Italia dovremmo arrestarli"
Il ministro della Difesa Guido Crosetto commenta oggi a Porta a Porta, in onda stasera su RaiUno, la sentenza della Corte Penale Internazionale, che ha emesso un mandato di arresto contro il premier Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, ex ministro della Difesa israeliano. "Ritengo sia una sentenza sbagliata - dice -, che ha messo sullo stesso piano il presidente israeliano e il ministro della Difesa israeliano con il capo degli attentatori, quello che ha organizzato e guidato l'attentato vergognoso che ha massacrato donne, uomini, bambine e rapito persone a Israele, che è quello da cui è partita la guerra. (Adnkronos)
Ne parlano anche altre testate
Il mandato di arresto della Corte penale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant divide la politica italiana, ma soprattutto mette in difficoltà il governo Meloni e il centrodestra. (la Repubblica)
E tutti gli Stati che fanno parte della Corte, che comprende tutti i membri dell’Unione europea, sono vincolati ad attuare la decisione della corte» ha detto l’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri Josep Borrell. (Il Sole 24 ORE)
L'Alto rappresentante dell'Unione Europea, Josep Borrell, ha sottolineato che i mandati di arresto emessi dalla Corte penale internazionale contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e i funzionari di Hamas sono una questione legale e non politica, e che sono vincolanti per tutti i 27 Paesi membri dell'Ue e per gli altri firmatari della Corte penale internazionale. (Corriere TV)
Ha ordinato ai suoi collaboratori di metterlo in contatto telefonico con i ministri degli Esteri di tutto il mondo e con gli ambasciatori israeliani. Il ministro degli Esteri Gideon Saar si è messo al lavoro subito, pochi minuti dopo l’annuncio dei mandati di arresto emessi dalla Corte penale internazionale per Benyamin Netanyahu e Yoav Gallant. (il manifesto)
“Ritengo sia una sentenza sbagliata – dice -, che ha messo sullo stesso piano il presidente israeliano e il ministro della Difesa israeliano con il capo degli attentatori, quello che ha organizzato e guidato l’attentato vergognoso che ha massacrato donne, uomini, bambine e rapito persone a Israele, che è quello da cui è partita la guerra. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Uno sterminio che chiama a responsabilità non solo chi ha agito ma anche chi ha fatto finta di niente o non ha fatto abbastanza per impedirlo". (La Gazzetta del Mezzogiorno)