Golpe dei giudici sui migranti, la strana premonizione della toga rossa: "Verificate l'accordo con l'Albania"

Correva il febbraio del 2024 quando in Parlamento approdava la "ratifica ed esecuzione del Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, fatto a Roma il 6 novembre 2023", non senza polemiche della (Secolo d'Italia)

Su altri giornali

Un piccolo grande golpe politico-giudiziario per sabotare l'intesa sui migranti Italia-Albania, nei giorni in cui molti paesi d'Europa dichiarano, a chiare lettere, di voler adottare identiche soluzioni e proporre uno schema simile anche per la Ue. (Secolo d'Italia)

È questa la decisione presa ieri dai giudici della sezione per i diritti della persona e immigrazione del tribunale di Roma. I dodici migranti portati in Albania devono tornare in Italia. (ilmessaggero.it)

La decisione del tribunale civile di Roma, attesa nel primo pomeriggio, è arrivata alle 14. Ed è probabile che finisca per avere un impatto sulle modalità di funzionamento dell'accordo fra Italia e Albania. (Avvenire)

Albania. Il tribunale non convalida il trattenimento dei migranti. Torneranno in Italia

La presidente della “Sezione per i diritti della persona e immigrazione” del Tribunale di Roma, Luciana Sangiovanni, ha spiegato in un comunicato stampa che il trattenimento dei migranti, inizialmente disposto dalla Questura di Roma, non è stato convalidato «in applicazione dei principi enunciati dalla recente pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 4 ottobre 2024». (Pagella Politica)

La domanda che occorre porsi è: a chi tocca impostare le politiche migratorie? A chi spetta decidere chi può varcare i confini dello Stato, pur rispettando tutti i diritti dell’uomo di questo mondo? La risposta logica sarebbe: allo Stato, cioè al governo, che se ci sono due cose di cui dovrebbe occuparsi – invece di tartassare il cittadino con la burocrazia – sono proprio la gestione delle frontiere e la sicurezza interna. (Nicola Porro)

Le parole della premier dopo la decisione di bloccare il trattenimento dei migranti (Open)