Pazzali e la richiesta agli hacker su Leonardo La Russa: caccia alle informazioni il giorno dopo il presunto stupro (ancora non denunciato)
Milano – Il titolare della Equalize e presidente di Fondazione Fiera Milano (ora autosospeso) Enrico Pazzali ha chiesto "novità" in merito alla richiesta di informazioni su Ignazio La Russa e sulla sua famiglia proprio il giorno successivo alla presunta violenza sessuale che uno dei figli del presidente del Senato, Leonardo Apache, avrebbe commesso in casa ai danni di una 22enne, che nelle settimane successive lo ha denunciato. (IL GIORNO)
La notizia riportata su altri media
Sono questi alcuni dei numeri dell'impresa milanese, sede alle spalle del Duomo, finita al centro di una inchiesta condotta dalla Procura di Milano per presunti dossier su politici, manager, industriali e vip confezionati attingendo dalle banche dati riservate del ministero dell'Interno e altre ramificazioni dello Stato. (WIRED Italia)
Che coincidenze la vita: ecco l’indagato Enrico Pazzali (in teoria ignaro di esserlo per i dossieraggi della sua agenzia investigativa Equalize srl) che l’1 febbraio 2023 «si aggira per i corridoi della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Milano, indisturbato senza avere alcun appuntamento di sorta», proprio «mentre sull’inchiesta era in corso una riunione investigativa tra il pm e la polizia giudiziaria» che lo stavano intercettando. (Corriere Milano)
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Spionaggio industriale, più che politico, visto che l’inchiesta lambisce solo un paio di personaggi, questa volta. Nessun collegamento con la criminalità organizzata. (Il Dubbio)
Pierfrancesco Barletta, vice presidente di Sea e numero due degli aeroporti milanesi, attualmente indagato, ha annunciato l'autosospensione dal ruolo, rinunciando fin d'ora ai compensi. Arrivano le prime conseguenze dirette per l'inchiesta degli hacker condotta dalla procura di Milano (il Giornale)
Non c'è nulla da meravigliarsi, dunque, se dagli atti dell'inchiesta (Secolo d'Italia)