Parigi 2024, Björkman: “Giusto che Sinner si fermi: il fisico può cedere, a me è capitato. Musetti e Paolini da medaglia”

“E’ un peccato che Sinner non sarà alle Olimpiadi, visto il modo in cui ha giocato quest’anno e i risultati eccellenti che ha ottenuto”. A commentare il forfait del tennista azzurro, fermato da una tonsillite, è Jonas Björkman, ex numero 4 del mondo e vincitore di tre Coppe Davis con la Svezia. Björkman è a Cagliari, dove sta guidando la squadra maschile svedese ai FIP European Padel Championships. (LiveTennis.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Salvo poi rimangiarsi tutto al prossimo trionfo (Panorama)

L' immagine sul suo profilo social è scura come probabilmente il suo umore. L'allarme era suonato lunedì con il rinvio della partenza da Monte Carlo, ma in pochi avevano creduto che Jannik Sinner a Parigi non ci sarebbe mai arrivato. (il Giornale)

Alla conferenza stampa ha partecipato anche Matteo Arnaldi, numero 40, uno dei quattro italiani impegnati nel singolare insieme a Lorenzo Musetti, Luciano Darderi e Andrea Vavassori (che ha preso il posto proprio di Sinner). (Il Mattino di Padova)

Maledizione Sinner: malato, salta i Giochi

Il numero uno del ranking ATP, Jannik Sinner, non parteciperà alle Olimpiadi di Parigi per colpa di una tonsillite. Un duro colpo per l’Italia, che vede sfumare una più che probabile medaglia, e anche per il torneo tennistico ai Cinque Cerchi che perde un altro giocatore importante, dopo Rune e Murray. (Calcio e Finanza)

Dategli un antibiotico, che a settembre ha gli Us Open. I Giochi sono la terra dei Dawson che s’è fatto mozzare un dito per non mancare. Anche dei Jacobs e dei Tamberi Sinner, come Pogacar, non c’entra niente con le Olimpiadi. (IlNapolista)

È il terzo stop di un 2024 che gli ha regalato due traguardi storici, la vittoria agli Australian Open e la prima posizione nel ranking mondiale, ma anche una serie di preoccupazioni impreviste. Dopo il malore a Wimbledon contro Daniil Medvedev, un altro virus toglie al numero 1 al mondo il sogno di lottare per una medaglia alle Olimpiadi. (Il Fatto Quotidiano)