‘Non una di meno’, il corteo contro la violenza sulle donne invade le strade di Roma
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Migliaia di persone al corteo nazionale di ‘Non una di meno’ che invaderà oggi le strade di Roma. Al grido di "disarmiamo il patriarcato", una “marea transfemminista” attraverserà il cuore della Capitale, da piazzale Ostiense a Vittorio Emanuele I. Appuntamento alle 14.30 per dire basta alla violenza di genere. A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin e alla vigili del 25 novembre, la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il movimento femminista riaccende i riflettori su un problema cronico che non trova soluzione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
“Le parole del ministro Valditara confermano l'urgenza di scendere in piazza - spiegano da Non una di meno – il patriarcato esiste, non è ideologia e il razzismo istituzionale non è la risposta. Da piazzale Ostiense il corteo attraverserà il cuore della città per arrivare a piazza Vittorio Emanuele II al grido di “Disarmiamo il patriarcato”. (Repubblica Roma)
La marea fucsia ha attraversato il centro di Roma passando per il Circo Massimo e il Colosseo. “Disarmiamo il patriarcato” è lo slogan della manifestazione. (Repubblica Roma)
In decine e decine di migliaia, tante giovanissime, insieme anche a molti loro coetanei e pure a parecchi maschi più avanti con l’età. Sfilano nei cortei contro la violenza sulle donne e di genere e per «disarmare il patriarcato», come reclama lo striscione di apertura nelle piazze convocate da Non Una di meno che a Roma e a Palermo anticipano la ricorrenza del 25 novembre. (il manifesto)
Sedute e mute: così migliaia di manifestanti di “Non una di meno” hanno deciso di cominciare il loro corteo a Roma. Poi all'improvviso tutte in piedi, in un'unica voce, altissima, di rabbia contro i femminicidi e al grido di 'Disarmiamo il patriarcato' hanno scandito lo slogan: 'Insieme siam partite insieme torneremo. (L'Unione Sarda.it)
Un numero che invece ci … Siamo nell’era della post-verità, in cui si può dire qualsiasi cosa. (Il Fatto Quotidiano)
Nella Capitale, prima del corteo, è stata bruciata una foto del ministro Valditara (Sky Tg24 )