SUICIDIO ASSISTITO: L 'APPELLO DI MARTINA «CHIEDO PIETA', NON RUBATEMI IL SORRISO» - TELEQUATTRO

/06/2024 TRIESTE – «Chiedo pietà, non rubatemi il sorriso»: continua la battaglia di Martina Oppelli, malata di sclerosi multipla, e dell’associazione Coscioni per aver accesso al suicidio medicalmente assistito. – Intervistati MARTINA OPPELLI, FILOMENA GALLO (AVVOCATO E SEGRETARIA NAZIONALE ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI) (Servizio di Gianluca Paladin) Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. (TELEQUATTRO)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’aiuto al suicidio medicalmente assistito per le persone malate che ne fanno richiesta nel nostro Paese è legale, grazie alla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale, se la persona è in possesso di determinati requisiti verificati dal Servizio sanitario nazionale con parere del comitato etico competente per territorio: essere capace di prendere decisioni libere e consapevoli, essere affetta da patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che reputa intollerabili ed essere dipendente da trattamenti di sostegno vitale. (Friuli Oggi)

– Sono 4 i pazienti toscani (sui 10 in tutta Italia) che hanno fatto richiesta alle Asl di appartenenza di accesso alla morte volontaria assistita in Italia. Altri 2 in Lombardia, 2 in Friuli e 2 in Veneto. (LA NAZIONE)

Sono stanca. Chiedo solo pietà»: è il nuovo appello di Martina Oppelli, la donna triestina tetraplegica e affetta da sclerosi multipla, alla quale Asugi, l'azienda sanitaria locale, aveva negato l'accesso al suicidio medicalmente assistito. (Il Piccolo)

Nuove richieste di suicidio assistito, Cappato: «Urgenza sociale»

A oggi (giugno 2024) dieci persone hanno fatto richiesta di accesso alla morte volontaria assistita in Italia e sono seguite dal team legale dell’Associazione Luca Coscioni, coordinato dalla Segretaria Nazionale Filomena Gallo. (gonews)

Marco Cappato commenta: “Urgenza sociale alla quale la politica non risponde. Attendiamo l’intervento della Corte costituzionale e delle Regioni” Alcune potrebbero finire in Corte costituzionale a causa dell’ambiguità del requisito del “Trattamento di sostegno vitale” (Associazione Luca Coscioni)

Una persona, affetta da atrofia muscolare spinale di tipo II, ha inoltrato la richiesta di verifica alla propria Usl. È stata visitata e la sua richiesta è stata rivalutata l'1 luglio, con una probabile risposta negativa per l’assenza di tracheostomia. (Il Mattino di Padova)