L’Euro cede seccamente terreno, fra sfiducia e minacce missilistiche
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L’euro è sceso bruscamente a 1,035 dollari, segnando il livello più basso dal novembre 2022, in seguito alla pubblicazione di dati PMI che hanno rivelato la persistente debolezza dell’attività economica della zona euro. Ecco il relativo grafico L’HCOB Flash Eurozone Composite PMI è sceso a 48,1 a novembre da 50 a ottobre, significativamente al di sotto dei 50 previsti, in quanto il settore dei servizi si è contratto per la prima volta in dieci mesi, rispecchiando la persistente flessione del settore manifatturiero. (Scenari Economici)
Se ne è parlato anche su altre testate
– Crollo dell’euro sul mercato dei cambi: la valuta unica scende sotto 1,04 sul dollaro, ai minimi da due anni a questa parte dopo che le indagini sull’attività delle imprese nell’area valutaria hanno segnalato un peggioramento del quadro anche nei servizi, che finiscono in territorio negativo dove da molti mesi è intrappolato il manifatturiero. (Agenzia askanews)
Il settore manifatturiero è sceso a 45,2 punti, mentre quello dei servizi a 49,2. Gli investitori stimano al 50 per cento le probabilità di un taglio di 50 punti base da parte di Francoforte a dicembre. (Lettera43)
L'attività imprenditoriale dell'Eurozona subisce un brusco calo a novembre, secondo i dati PMIL'attività imprenditoriale dell'Eurozona ha subito una svolta sorprendentemente forte questo mese, con la contrazione del settore dei servizi dominante nel blocco e l'affondamento del settore... (Marketscreener IT)
Dopo il dato sul pmi in Eurozona, in contrazione e sotto le attese, la valuta comune cede forte il passo sul dollaro. (Milano Finanza)
Dall’industria la crisi economica europea si propaga anche ai servizi. Per quel che riguarda il settore manifatturiero dell’area dell’euro l’indice si è attestato in novembre è a 45,2 punti, contro i 46 previsti. (Il Fatto Quotidiano)
L’ulteriore rallentamento rappresenta un’indicazione importante per la Bce, che ha recentemente spostato il focus dai prezzi in senso stretto alla crescita economica, che a sua volta può avere implicazioni sul raggiungimento del target di inflazione del 2%. (Finanzaonline)