La giudice Silvia Albano contro il governo Meloni: «Noi comunisti? Mi preoccupa lo stato della nostra democrazia»
La presidente di Magistratura Democratica: «In tasca non abbiamo il libretto di Mao né il Capitale di Marx, ma la Costituzione» «Non ho nessuna intenzione di andare allo scontro con il governo, è il governo che vuole fare uno scontro con me e io voglio sottrarmi. C’è stata una personalizzazione insopportabile. Ci sono dei giudici che cercano di fare il loro lavoro e c’è stato un pronunciamento unanime di tutte le comunità dei giuristi, dall’Unione delle camere penali alle associazioni dei professori di diritto dell’Unione europea: tutti hanno sostenuto che sulla supremazia del diritto europeo non ci si può fare nulla». (Open)
Su altre fonti
Chiedono al comitato di presidenza di aprire subito una “pratica a tutela” in difesa di Marco Gattuso, il presidente della sezione immigrazione del tribunale di Bologna che ha rinviato alla Corte di… (la Repubblica)
– Oggi si riunisce l’assemblea definita “urgente”, lanciata dall’Associazione magistrale magistrati (Anm), che ha lanciato un appello alla partecipazione anche ai cittadini di Bologna. (il Resto del Carlino)
– “Si sta sta formando un orientamento abbastanza diffuso nel paese” sul pericolo “della tenuta dell’effettività dei principi di autonomia e indipendenza della magistratura”. Bologna, 4 nov. (Agenzia askanews)
Direi che è addirittura peggiorato: prima erano i pubblici ministeri le toghe rosse e ora le toghe rosse sono dappertutto, anche nei tribunali civili che si occupano di immigrazione”. “Non c’è una soluzione di continuità, tutto sembra procedere come un canovaccio che avevamo tentato di abbandonare con un nuovo dibattito con le forze politiche sui temi che riguardano la giurisdizione. (Il Fatto Quotidiano)
Si può dissentire o meno, la parola la dirà la Corte di Cassazione e la parola finale la dirà la Corte di giustizia, ma non c’è nessuna volontà di politicizzazione, di innescare uno scontro fazioso con le forze politiche". (Liberoquotidiano.it)
Secondo la richiesta dei membri togati indipendenti e di Area, Unicost, Md, e i laici Ernesto Carbone, Michele Papa e Roberto Romboli sul giudice del provvedimento Marco Gattuso ci sono state "dichiarazioni fortemente polemiche di titolari di altissime cariche istituzionali" che hanno determinato "una inaccettabile pressione sui giudici" e "un obiettivo condizionamento per quelli che in futuro si dovranno occupare delle medesime questioni; essa, pertanto, vulnera l'indipendenza dell'intera magistratura". (il Giornale)