Hamas condanna l’attacco israeliano su Deir al-Balah

Roma, 27 lug. – Hamas ha condannato il radi israeliano su una scuola di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, costato la vita ad almeno trenta persone.“Il massacro della scuola di Khadija è un crimine che conferma il disprezzo di Israele di qualsiasi valore umano, e contrario ad ogni diritto di guerra”, si legge nel comunicato diffuso da Hamas. Il bilancio delle vittime dell’attacco israeliano è di almeno 30 morti e un centinaio di feriti, secondo quanto riferito dal Ministero della Sanità del Territorio costiero. (Agenzia askanews)

Su altre testate

Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha reso noto che le vittime dell'attacco israeliano contro una scuola, nella Striscia di Gaza, sono 30. Secondo un precedente bilancio le vittime, tra queste donne e bambini, erano «almeno 24». (La Stampa)

Solo nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 41 palestinesi e 103 sono rimasti feriti, aggiungono le autorità di Gaza accusando Israele di aver compiuto nell'ultima giornata «quattro massacri contro le famiglie». (Corriere della Sera)

(Adnkronos) – Hamas non indietreggia e insiste sulle ultime richieste contenute nell’ultima proposta di accordo presentata ai mediatori, in particolare sul fatto che ci debba essere un ritiro completo delle Forze di difesa israeliane (Idf) dalla Striscia di Gaza per la liberazione di tutti gli ostaggi. (OglioPoNews)

Bombe su una scuola a Gaza, almeno 30 uccisi. È successo 200 volte

Secondo il ministero della Sanità palestinese si “è trattato di un attacco a un ospedale da campo” che si trova accanto “alla scuola colpita”. C’è anche un bambino tra gli almeno 30 morti del raid israeliano su una scuola di Deir al-Balah al centro di Gaza che ospitava diversi sfollati. (Il Fatto Quotidiano)

Il leader irlandese ha ribadito la richiesta di un cessate il fuoco immediato, insieme al rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas e al «libero accesso degli aiuti» a Gaza. (Corriere del Ticino)

Umm Ahmed si era allontanata, era andata a preparare del cibo in una tenda: la scuola veniva usata per dormire, per rendere un po’ meno opprimente il caldo estivo. I suoi vestiti e le sue cose sono laggiù, distrutti, ma non so se è stata soccorsa, se è morta, se sta bene. (il manifesto)