Modena. Hacker, sanità ‘all’età della carta’

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24Emilia INTERNO

Modena. Hacker, sanità ‘all’età della carta’ Dopo oltre quarantotto ore non risultano ancora risolti a Modena i problemi al sistema informatico delle strutture Ausl, Azienda ospedaliero universitaria e ospedale di Sassuolo provocati dall’attacco hacker avvenuto la notte tra martedì e mercoledì scorsi con inevitabili disagi per i cittadini e per gli operatori del sistema sanitario. Come già specificato subito dopo l’accaduto, restano garantiti i servizi di emergenza che sono tornati all’utilizzo del “vecchio” sistema cartaceo. (24Emilia)

Ne parlano anche altre testate

Hanno colpito durante la notte, con il chiaro scopo di tenere sotto scacco la sanità modenese. (il Resto del Carlino)

I tecnici sono al lavoro senza sosta, con riscontri positivi, per il ripristino completo, in sicurezza, dei sistemi informatici. – Si va verso la ripresa dei servizi il più velocemente possibile. (il Resto del Carlino)

Ma il team di esperti informatici ha saputo reagire e rispondere all’aggressione, garantendo così la maggior parte delle prestazioni. A distanza di pochi giorni dal cyber attacco ai danni dei sistemi delle tre aziende sanitarie modenesi, Ausl, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa, le direzioni hanno garantito ieri come si stia andando verso la ripresa dei servizi il più velocemente possibile. (il Resto del Carlino)

Professore cosa sta accadendo in questi giorni a Modena? "È il solito attacco criminale, poiché questi non sono hacker. (il Resto del Carlino)

Così l’ingegner Mario Lugli, direttore del servizio tecnologie dell’informazione Aou in merito all’attacco dei cyber terroristi. "Siamo di fronte ad una attività criminale a tutti gli effetti e in quanto tale oggetto di indagine. (il Resto del Carlino)

Entro la prossima settimana, ragionevolmente già a partire dai primi giorni, dovrebbero essere rimessi in sesto, a blocchi, i servizi. Poi una mancata smentita, a precisa domanda, della direttrice dell’Ausl di Modena, Anna Maria Petrini: «Se abbiamo ricevuto una proposta di riscatto? Vi posso dire che abbiamo consegnato tutto alle forze dell’ordine». (Gazzetta di Modena)