Boniperti morto, Cabrini: «Conosceva i giocatori e li voleva sposati»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Questo gli ha sempre fatto interpretare il suo ruolo nel modo giusto».
«Probabilmente sì: non era così raro che Boniperti si lasciasse andare, perché da ex grande calciatore è sempre stato vicino allo spirito dello spogliatoio.
Antonio Cabrini, c’è una bella foto di lei, Brady e Boniperti in accappatoio, dopo la festa per lo scudetto ’81.
Qual era il segreto della grande Juve di Boniperti, costruita negli anni 70?
Il fatto di essere sempre molto vicino alla squadra lo aiutava molto»
Ne parlano anche altri media
Dopo la scomparsa di Giampiero Boniperti, avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì, molti si sono chiesto quando e dove si terranno i funerali del presidentissimo della Juventus. Come svela la Gazzetta dello Sport la famiglia Boniperti preferisce mantenere il massimo riserbo e quindi non renderà noto né il luogo né il giorno o l'orario di quando si svolgeranno le esequie. (ilBianconero)
I tifosi l’hanno voluto ricordare con una delle sue celebri frasi, detta ad Alessandro Del Piero quando si presentò per firmare il suo primo contratto con la Vecchia Signora, ma anche a tanti altri giocatori. (ilBianconero)
Potrà mai esserci un altro Giampiero Boniperti ? Boniperti gestiva magistralmente un calcio artigianale, oggi il calcio è industria (e anche una delle più importanti del Paese). (Tuttosport)
Tutto il suo impegno quotidiano, l’applicazione quotidiana maniacale, arrivava dal fatto di essere a capo del club che aveva sempre amato, ma anche da un’etica del lavoro che era innata in lui e che veniva alimentata ulteriormente dall’idea di aver ricevuto l’incarico dall’Avvocato Agnelli. (TUTTO mercato WEB)
GUARDA IL NOSTRO SPECIALE SULL’ADDIO A BONIPERTI Funerali Boniperti: sabato a Barengo l’ultimo saluto all’ex Presidente della Juve, scomparso all’età di 92 anni. Come riferito da Tuttosport, Giampiero Boniperti riposa nella tomba di famiglia a Barengo, nella provincia di Novara, città in cui era nato il 4 luglio del 1928. (Juventus News 24)
Amava la Juve e amava il suo lavoro. Beppe Furino ha rilasciato un’intervista a Tuttosport in cui ha omaggiato Boniperti: "Un esempio, anzi no, l’esempio massimo di juventinità che potesse esserci, perché è stato colui il quale ha insegnato cos’era la juventinità. (ilBianconero)