Lupi, l'Europa li declassa a specie «solo» protetta: possibili anche in Veneto gli abbattimenti programmati

Mercoledì 25 settembre il Consiglio dell’Unione Europea si è pronunciato in modo favorevole riguardo la decisione di abbassare il regime di tutela del lupo, portandolo da «particolarmente protetto» a soltanto «protetto». In tal modo si potrebbe procedere, dopo una serie di passaggi e nei casi più estremi, ad abbattimenti programmati. Il provvedimento è passato grazie ai voti favorevoli di Italia e Germania, anche se il passo decisivo è atteso a dicembre, quando il segretariato discuterà della modifica della Convenzione di Berna. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Noi continueremo sulla nostra linea, ossia rivendicando prerogative che riteniamo appartengono al nostro status di autonomia speciale, tenendo ben presente che la priorità è la difesa delle persone e dei loro beni, soprattutto quelli legati alla sopravvivenza di un modello di sviluppo dell'economia alpina che ci ha sempre contraddistinto e che in definitiva rappresenta la nostra più profonda identità". (l'Adige)

EU member states on September 25, 2025 voted in favour of lowering the protection status of wolves, in a move decried by conservationists that paves the way for a relaxation of strict hunting rules. No, non è che “domani mattina potremo sparare al lupo”, mette subito in chiaro Luigi Boitani – un’autorità sul campo – di fronte alla notizia che l’animale studiato per un vita passa da specie strettamente protetta a specie protetta e basta. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La recente decisione dell'Unione Europea di declassare il lupo da "strettamente protetto" a "protetto" ha sollevato un acceso dibattito tra agricoltori e associazioni animaliste. (La Voce di Rovigo)

Non ha ragioni e non ha morali. È sopravvivenza, dell'uno e della specie. (il Giornale)

Lo status del lupo cambia dando più libertà agli abbattimenti. Avremmo invece bisogno di più prevenzione. Ne parliamo con il responsabile area animali selvatici di Lav, Massimo Vitturi. (LifeGate)

Gli attacchi dei lupi causano ogni anno anche in Basilicata la morte di migliaia di pecore, capre, mucche, asini e cavalli con stragi sempre più frequenti che stanno portando al collasso gli allevamenti delle zone interne e montane, aggravando il pericolo di abbandono di queste aree. (ondanews)