Chiude la stanza a chiave e ammazza la moglie con calci e pugni: la ricostruzione del femminicidio di Emanuela Massicci
Ha chiuso a chiave la porta della camera da letto, forse per non far entrare i due figli che dormivano nella stanza accanto. Poi ha ammazzato di botte la moglie, a mani nude, con pugni al volto e calci dove capitava, al culmine di una sfuriata da marito violento, dopo una lite. Nell’altra camera i loro bambini, 11 e 12 anni, dormivano. Chissà (la Procura in questa fase sembra escluderlo) se hanno sentito le urla della povera mamma, senza poter fare nulla. (corriereadriatico.it)
Ne parlano anche altri media
Ripaberarda e tutto il territorio di Castignano (Ascoli) sono stati svegliati ieri mattina dalla tragica notizia della morte di Emanuela Massicci. Una tragedia che ha gettato nella disperazione i familiari della vittima e scosso l’intera comunità. (ilmessaggero.it)
"Siamo state colleghe, ma anche amiche. Da tempo non avevamo più contatti: si era isolata, e questa è stata forse la sua condanna. (il Resto del Carlino)
«Papà corri, Emanuela sta male, non respira». Uccisa a calci e pugni. (il Giornale)
Gina Cicconi abita a pochi passi dalla villetta in cui ieri mattina Massimo Malvolta ha ucciso a botte la moglie Emanuela Massicci. Ma non è una semplice vicina di casa, in un certo senso è una di famiglia. (la Repubblica)
In mattinata prevista anche l'udienza di convalida del fermo al marito Massimo Malavolta, accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela. (Fanpage.it)
A chi li abbia incontrati, i due figli di Emanuela Massicci, di 11 e 12 anni appena, hanno raccontato solo questo, salvo poi tornare a trincerarsi in un silenzio rotto solo da un pianto sconsolato. Castignano (Ascoli Piceno) — «Abbiamo sentito suonare e nessuno apriva, allora siamo andati noi. (la Repubblica)