Elezioni Usa, ecco le prime reazioni delle celebrità dopo la vittoria di Donald Trump
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Da Elon Musk a Cardi B, emozioni contrastanti tra le star delle musica, dello spettacolo e di internet che stanno commentando in queste ore la vittoria del tycoon PUBBLICITÀ Donald Trumpha superato la soglia dei 270 grandi elettorinecessari per essere eletti alla presidenza. Il futuro 47esimo Presidente degli Stati Uniti d'America sarà il primo a tornare alla Casa Bianca in oltre 130 anni. Molti personaggi del mondo dello spettacolo hanno già iniziato a condividere le loro reazioni dopo la vittoria del tycoon. (Euronews Italiano)
La notizia riportata su altri media
É stata l'occasione per confermare, riferisce la nota di Palazzo Chigi, la «solida alleanza, il partenariato strategico e la profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington». L'occhio di Palazzo Chigi è sulle prime mosse economiche del rieletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump (il Giornale)
Come si diventa formalmente presidente? Le tappe previste dalla Costituzione I grandi elettori sono i membri del collegio elettorale che voteranno formalmente il presidente. Solo in quel momento Trump potrà considerarsi ufficialmente il nuovo presidente americano. (ilmessaggero.it)
Il trumpometro adesso segna una febbre altissima nella destra italiana. (La Stampa)
Non inganni il basso profilo del post istituzionale di Giorgia Meloni, che poteva tornare buono anche per Kamala Harris. Se si vuole indagare l'umore dentro FdI, bisogna andare a rintracciare i profili social del responsabile organizzativo del partito, Giovanni Donzelli: "I soliti sinistri - scrive di buon mattina postando il libro su Trump dell'ex ministro Sangiuliano -, speravano di trovare negli Usa la rivincita per le sconfitte subite in Italia. (Avvenire)
"Ho avuto un colloquio telefonico con il Presidente eletto degli Stati Uniti d’America, per congratularmi della vittoria elettorale. E' la stessa Giorgia Meloni a diffondere i contenuti della conversazione telefonica avuta con Donald Trump, fresco di vittoria. (Secolo d'Italia)
«Trump è un suprematista e non rappresenta il futuro degli Stati Uniti. Il futuro è il suo vice, J.D. Vance, che ha spostato una indiana e può rappresentare un’America multietnica». Nelle ore in cui si attende la conferma definitiva della vittoria di Donald Trump, destinato a tornare alla Casa Bianca, StartupItalia ha intervistato Marco Sioli, professore di Storia dell’America del Nord all’Università degli Studi di Milano. (StartupItalia)