“I ragazzi morirono sotto le macerie per la loro condotta incauta”: niente risarcimento per le famiglie di 7 vittime del sisma dell’Aquila

La giustizia italiana rimane convinta: se i sette ragazzi che morirono sotto le macerie dell’edificio di via Campo di Fossa, all’Aquila, per effetto del catastrofico terremoto del 6 aprile 2009, è anche per la loro “condotta incauta“. A confermare la sentenza di primo grado del processo civile è stata la Corte d’appello aquilana che doveva decidere sulla richiesta di risarcimento dei familiari avanzata nei confronti dei ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture, del Comune, degli eredi del costruttore. (Il Fatto Quotidiano)

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ANSA (Avvenire)

L'ALA. Una nuova sentenza che farà discutere quella della Corte d'Appello dell'Aquila nell'ambito dei processi per i decessi del sisma del 6 aprile del 2009. I familiari dei giovani morti durante il terremoto non avranno alcun risarcimento, perché le vittime avrebbero assunto una "condotta incauta". (YouTG.net)

Nella vicenda giudiziaria relativa alle vittime del terremoto del 6 aprile 2009 a L’Aquila, la Corte d’Appello ha infatti ratificato la decisione emessa in primo grado nel 2022, respingendo la richiesta di risarcimento avanzata dai familiari delle vittime. (lentepubblica.it)

Terremoto L’Aquila, il padre di Nicola Bianchi morto nel sisma: "Per i giudici è colpa sua, sentenza disumana"

«Mi è arrivata la sentenza a casa, mi è arrivata per raccomandata, forse il giudice non ha avuto il cuore di guardarmi in faccia mentre la leggeva...».Sergio Bianchi è il padre di Nicola, 22 anni, studiava biotecnologia all’università. (Corriere Roma)

Sarebbe colpa dei ragazzi che avrebbero assunto una condotta “incauta”. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo i giudici, i 7 ragazzi assunsero una "condotta incauta" la notte del sisma rimanendo a dormire nelle loro case. A deciderlo è stata la Corte d'Appello secondo la quale i 7 studenti morti nel sisma sarebbero deceduti per colpa di loro "comportamenti incauti". (Fanpage.it)