Morte sul lavoro, il Gip rigetta la richiesta di costituzione di parte civile

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È stata aggiornata al prossimo 20 aprile l’udienza preliminare relativa alla morte di un giovane operaio avvenuta nell’ottobre 2019 all’interno dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano.

Il Giudice Lo Mastro ha accolto la richiesta di Pm e avvocati ed ha respinto la richiesta di costituzione di parte civile.

Nel corso dell’udienza che si è tenuta dinanzi al Gup Massimo Lo Mastro, i dirigenti dello stabilimento difesi dall’avvocato Sandro Salera del foro di Cassino e Alberi e Anfora del foro di Torino, si sono opposti alla costituzione di parte civile avanzata dall’Amnil (Associazione italiana mutilati). (Frosinone News)

La notizia riportata su altri giornali

Lo ha svelato alla trasmissione "Un Giorno da Pecora", il parlamentare Pd, (Secolo d'Italia)

VASTO. "E' inaudito leggere oggi sul 'Fatto Quotidiano' che il terrorista anarchico, Cospito, avrebbe avuto lo scorso gennaio nel carcere di Sassari colloqui con deputati del Pd e boss mafiosi. Fermo restando il diritto di ogni parlamentare di andare a trovare in carcere i detenuti, è inaccettabile apprendere che Cospito avrebbe invitato gli esponenti democratici a confrontarsi anche con i boss. (Vasto Web)

Non usa mezzi termini Sebastiano Ardita, magistrato antimafia, già direttore del Dap per 9 anni, mentre commentando a L'Espresso il caso Alfredo Cospito, l'anarchico trasferito al carcere di Opera a Milano per l'aggravarsi delle sue condizioni dopo più di cento giorni di sciopero della fame. (L'Espresso)

La polemica sulle scemenze dette l’altro giorno alla Camera dal deputato di FdI Giovanni Donzelli (che ha accusato il Pd di essere dalla parte della mafia e dei terroristi) ha del tutto oscurato il tema di fondo sul quale sarebbe stato giusto discutere: il carcere duro, la sua inumanità, la sua inutilità, il contrasto aperto ed evidentissimo con la Costituzione. (Il Riformista)

Il caso Cospito e le polemiche politiche di questi giorni, seguite alla visita in carcere all’esponente anarchico da parte di alcuni parlamentari Pd e all’intervento alla Camera di Giovanni Donzelli, hanno infiammato il dibattito in rete. (Secolo d'Italia)

"È ora che il Pd, i cui rappresentanti sono sempre in prima linea nell'assegnare patenti di moralità ad altri, si faccia finalmente un esame di coscienza. Roma, 2 feb. (La Sicilia)