Insulti e attacchi personali, la campagna elettorale di Harris e Trump. «Pazza», «strano» e il caso gatti

Lei è «una lunatica, una pazza radicale che ha distrutto San Francisco», lui un vecchio «sempre più instabile, ossessionato dalla vendetta, consumato dal risentimento e che è in cerca di un potere incontrollato». Kamala Harris e Donald Trump non si sono risparmiati in attacchi personali durante questa campagna elettorale piena di colpi di scena e dall’esito tutt’altro che scontato. In un rally a Las Vegas la candidata democratica ha descritto il suo rivale come un uomo pieno di odio che, se eletto, arriverà alla Casa Bianca con «una lista di nemici» cui far pagare il conto, mentre lei si porterebbe un elenco di cose da fare, come una brava americana pragmatica. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Quando perdiamo un’elezione accettiamo il risultato, ha detto Kamala Harris. Bisogna voler bene al proprio Paese anche quando si perde, ha detto Joe Biden. Impossibile non confrontare i modi e le parole della sconfitta dem con i modi e le parole della sconfitta di Trump, quattro anni fa. (la Repubblica)

Mentre comincia il processo di selezione della futura squadra di governo – il tycoon è scaramantico, dicono fonti del suo entourage, non ha voluto pensare a quello che dovrà fare alla Casa Bianca, prima di essere sicuro della vittoria elettorale – Donald Trump pensa anche a una serie di ordini esecutivi che possano segnare la discontinuità con l’amministrazione Biden e dare quel segnale di presidenza “forte”, secondo alcuni autoritaria, che ha promesso in campagna elettorale. (Il Fatto Quotidiano)

Sono giorni molto importanti per Victor Osimhen e non solo. Un infortunio potrebbe cambiare i piani dell’ex attaccante del Napoli. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

I disastri neoliberali incoronano Trump

Trump, che ha vinto con un'ampia maggioranza le elezioni dopo essere stato messo sotto impeachment due volte durante il suo primo mandato, una volta per aver cercato di sovvertire i risultati elettorali del 2020, ed è stato il primo ex presidente ad essere condannato in un processo penale statale, ha detto chiaramente che il programma della sua seconda amministrazione sarà più radicale di quello della prima. (Adnkronos)

Silvio Berlusconi-Donald Trump (Italia Oggi)

Sembra una forzatura, ma le analisi del voto descrivono una situazione politica che mette in crisi buona parte degli assunti su cui si sono basate le nostre interpretazioni della democrazia statunitense negli ultimi decenni. (il manifesto)