Terremoto in Tibet: edifici crollati e oltre 90 morti
Condividi questo articolo Pubblicità Un violento terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito una remota regione del Tibet, vicino al confine con il Nepal. Il sisma, con epicentro nei pressi di Louche, ha causato il crollo di numerosi edifici e danni significativi nelle municipalità di Changsuo, Quluo e Cuoguo, situate nella contea di Dingri. Il bilancio attuale è di oltre 90 morti, secondo l’ansa, ma le autorità temono che il numero possa aumentare con il proseguire delle operazioni di soccorso. (la VOCE del TRENTINO)
Ne parlano anche altri media
Sarebbero oltre cinquanta le vittime del violento terremoto di magnitudo 7.0 della scala Richter che ha colpito il Tibet, nel sudovest della Cina, ad una profondità di 6 chilometri. Molti gli edifici crollati, mentre è imprecisato il numero dei feriti. (La Provincia di Cremona e Crema)
È in continuo aumento il bilancio delle vittime che ha colpito il Tibet (Leggi qui gli aggiornamenti). Secondo i media statali cinesi numerosi edifici sono crollati a causa del sisma, che aveva magnitudo 6.8. (la Repubblica)
Un terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito il Tibet. (Il Fatto Quotidiano)
Si tratta di una zona caratterizzata da una sismicità molto rilevante, lungo la catena himalaiana formatasi dalla collisione tra la placca indiana e quella euroasiatica. (INGVterremoti)
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.6 si è verificata alle ore 16:40:01 del 7 gennaio 2025 con epicentro localizzato nei pressi di Capizzi, in provincia di Messina, in Sicilia. Il sisma si è verificato a una profondità nel sottosuolo (ipocentro) di 38.8 km. (Meteo Italia)
“Il meccanismo alla base del terremoto avvenuto oggi in Tibet è simile a quello che caratterizza buona parte degli eventi che si verificano in Appennino ”, dice all’ANSA Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: “In quella zona, infatti, la collisione tra la placca tettonica indiana e quella eurasiatica , che milioni di anni fa portò al sollevamento della catena Himalayana, è caratterizzata da una faglia di tipo estensionale , che cioè porta ad un allontanamento tra i due blocchi ". (L'Eco di Bergamo)