Buscemi dischi, chiude lo storico negozio di corso Magenta: "La musica non si vende più"

Non c’entrano il Covid, le restrizioni anti-contagi e le conseguenze economiche della pandemia. E non c’entrano neppure l’aumento dei costi delle materie prime e la conseguente impennata dei prezzi delle bollette. Tiene a precisarlo Mario Buscemi mentre spiega perché ha deciso di chiudere per sempre il negozio che porta il suo nome e che da più di mezzo secolo rappresenta un irrinunciabile punto di riferimento per migliaia di appassionati di musica. (IL GIORNO)

Su altre fonti

Lo stoico Psycho, specializzato in ogni sfumatura di rock alternativo, che resiste nella fortezza di via Zamenhof, dopo aver abbandonato da tempo la grandeur della precedente sede in via De Amicis; l’obliquo (ci si trova di tutto, ma anche niente a dire il vero) Massive di via Fara sorto sulle ceneri di Fridge; gli storici empori dell’usato come il Discomane (Navigli) e Metropolis (in via Esterle traversa di via Padova); Dischivolanti (ancora Navigli), bottega con prezzi da gioielleria, e la musica elettronica di Serendeepity in corso di Porta Ticinese. (Corriere Milano)

Pesa, come per tante realtà di questo settore, l'enorme concorrenza del web. (MilanoToday.it)

Lo storico negozio di corso Magenta abbasserà per sempre la saracinesca. Mario Buscemi: "Il giro d'affari si è ridotto a un decimo rispetto ai tempi d'oro. Fino agli anni Novanta andava tutto bene, poi è iniziata la rivoluzione degli mp3" (La Repubblica)

Aperto nel 1967, dopo 55 anni di attività Buscemi dischi annuncia che nel 2023 chiuderà i battenti. Se ne va, così, un indirizzo storico di dischi a Milano, parte della cultura, non solo musicale, della città. (Corriere Milano)