Scholz sente il presidente iraniano: «Tutto il possibile per evitare un'ulteriore escalation»

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Frattanto due maxi manifestazioni pro-Gaza si svolgeranno il primo e l'ultimo giorno della convention democratica a Chicago, il 19 e il 22 agosto. Lo riportano i quotidiani locali sottolineando che alle proteste sono attese migliaia di persone. Gli organizzatori della manifestazione, American Muslims for Palestine, hanno tenuto eventi simili nella città dell'Illinois ogni week-end dallo scorso ottobre ma questa volta la logistica sarà più complicata tanto che sarà un giudice a stabilire il percorso della marcia per evitare il caos. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre fonti

Il conto alla rovescia è iniziato verso il vertice di giovedì chiesto da Stati Uniti, Egitto e Qatar, un momento decisivo per capire se questa strana quiete che avvolge il Medioriente da qualche giorno sia il preludio alla tempesta o l’inizio della fine della guerra a Gaza. (la Repubblica)

Hamas ha fatto sapere che non siederà al tavolo delle trattative, previsto per giovedì 15 agosto, ma chiede invece l’attuazione del piano in tre fasi presentato dall’amministrazione del presidente Usa, Joe Biden, all’inizio di luglio. (Vatican News - Italiano)

Ma ieri sera è arrivata la frenata. Hamas ha annunciato di aver respinto l'invito di Stati Uniti, Qatar ed Egitto per un ultimo round di negoziati sull'accordo di cessate il fuoco e sulla presa degli ostaggi a Gaza, previsto per giovedì. (La Stampa)

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A sud le incursioni tra i palazzi in macerie non sono un’esercitazione: i soldati sono tornati per la terza volta a combattere dentro a Khan Younis – la cittadina dov’è nato Yahya Sinwar, il capo dei capi di Hamas e pianificatore della mattanza del 7 ottobre – e l’operazione si sta espandendo, i volantini distribuiti dall’esercito costringono i palestinesi già stremati ad altre marce nella polvere, a 75 mila viene ordinato di lasciare la zona e spostarsi verso la costa. (Corriere della Sera)

«Tra le persone uccise nel massacro - aggiunge Hamas - non c'era un solo uomo armato». Le dichiarazioni di Tel Aviv - dice - sono «false e infondate». (ilmattino.it)

Benjamin Netanyahu non vuol restituire ad Hamas il controllo completo della linea di sabbia lungo il confine con l’Egitto, così in questi giorni i negoziatori americani, egiziani e del Qatar stanno discutendo di un controllo parziale dell’esercito, una presenza da mantenere almeno nella prima fase del cessate il fuoco. (Corriere della Sera)